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Educazione

La Blue economy, creatività e innovazione ispirate dalla natura

La Blue Economy rappresenta una grande opportunità per un progresso economico e sostenibile, un impegno che richiede responsabilità e cooperazione internazionale. Preservare e tutelare mari e oceani rappresenta una priorità per tutte le organizzazioni al fine di assicurare un futuro alle nuove generazioni

Blue economy: un contesto in rapida evoluzione

Con Blue Economy intendiamo un modello di sviluppo economico sostenibile basato sull’utilizzo responsabile e intelligente delle risorse marine e costiere. La Blue Economy presenta ad oggi un valore globale di oltre 1,5 trilioni di dollari all’anno e più di 30 milioni di posti di lavoro[1].
Per l’Italia, paese che vanta una posizione strategica nel Mediterraneo, e detiene ben 7.914 km di coste[2], la Blue Economy rappresenta inevitabilmente una fonte di valore aggiunto enorme. Attualmente tra i settori principali relativi alla Blue Economy e ai Fondali marini troviamo la cantieristica navale e riparazioni, il trasporto marittimo, il turismo costiero, le attività portuali, le Energie rinnovabili marine, le risorse marine biologiche (quindi relative a tutti gli esseri viventi dell’ecosistema mare), le risorse marine non biologiche (che fanno riferimento alle attività di estrazione di materie prime), l’archeologia sottomarina.
La Blue Economy ha l’obiettivo di fare leva sul potenziale delle acque nel massimo rispetto della biodiversità e degli ecosistemi marini, ricavandone vantaggi sempre maggiori anche grazie all’evoluzione tecnologica. Ne sono degli esempi i trend emergenti, come quello delle energie rinnovabili marine, quello delle biotecnologie blue con focus sulle alghe, e l’impiego di nuove tecnologie e nuovi modelli di business applicati ai settori tradizionali.

[1] Fonte: The London School of Economics and Political Science [2] Fonte: One Ocean Foundation

L’impegno di Intesa Sanpaolo

Accompagnare e sostenere la creazione di nuovi business sostenibili, anche contribuendo allo sviluppo di competenze specifiche, e supportare la costruzione di ecosistemi che possano accelerare la progettazione di soluzioni innovative, è sempre di più una delle priorità della nostra Banca. Intesa Sanpaolo vede nello sviluppo della Blue Economy una grande opportunità di crescita per il Paese e per tale ragione sta avviando diverse iniziative proprio in virtù delle potenzialità di questo trend, dal quale nasceranno nuove sfide e opportunità, in particolare per le nuove generazioni. 
In questo contesto, i giovani diventano driver indispensabili per immaginare soluzioni di innovazione e visioni per proteggere e rigenerare fiumi, laghi, mari e oceani, e per accelerare il passo verso il livello “zero inquinamento”[1].

[1] Fonte: Sustainable Development Goals, Agenda 2030.

Le iniziative in ambito Education

In ambito Education Intesa Sanpaolo affianca le scuole con programmi che hanno l’obiettivo di ispirare e guidare i giovani attraverso i principali trend trasformativi della società, tra cui la Blue Economy, anche coinvolgendo le istituzioni competenti. In particolare, la Banca fa leva sull’ecosistema di partner e sulle Piattaforme digitali, già utilizzate da migliaia di studenti in Italia, per sviluppare programmi strutturati che sensibilizzino le nuove generazioni e in generale la Società, sull’importanza e sulla salvaguardia degli oceani e dei mari. In questo contesto, sono già stati avviati programmi con le scuole che includono eventi in diverse città italiane e coinvolgono migliaia di studenti a livello nazionale in azioni specifiche, che hanno l’obiettivo di ispirarli, di renderli protagonisti di esperienze uniche e speciali, suscitando in loro curiosità ed entusiasmo e creando consapevolezza sulle tante opportunità offerte dall’economia del mare. 

 

La challenge Wave Angels, un esempio concreto

Wave Angles è il progetto di Intesa Sanpaolo, WeSchool e One Ocean Foundation hanno pensato per coinvolgere gli studenti delle scuole superiori nelle sfide per la salvaguardia e la protezione dei mari e degli oceani e rappresenta un esempio concreto del nostro impegno per coinvolgere gli studenti nello sviluppo della Blue Economy ideando proposte e soluzioni inerenti ai temi del mare.
Come? Gli studenti hanno a disposizione la piattaforma digitale Wave Angels dove trovano contenuti multidisciplinari ed esperienziali legati alla Blue Economy che introducono i concetti chiave, le attività produttive, i professionisti del settore e approfondimenti sulle peculiarità dell’ecosistema marino. Inoltre, sono presenti esempi virtuosi di aziende che hanno fatto della salvaguardia ambientale la loro missione.
Gli studenti, supportati dai loro insegnanti, hanno la possibilità di immaginare soluzioni concrete per affrontare le sfide del futuro, quali: la riduzione del consumo idrico del ciclo di produzione dei propri prodotti, la coabitazione con la fauna e flora marina locali, la transizione in carbon-free sfruttando la potenza delle acque. Esplorando tali ambiti, scoprono le competenze necessarie per tutelare la biodiversità marina e sviluppare la Blue Economy.
La challenge prevede lo sviluppo di un project work con cui gli studenti, lavorando in piccoli gruppi e immedesimandosi nel ruolo di CEO, dovranno immaginare e definire strategie per rendere sostenibile la propria idea.

 

4 sfide tra cui scegliere - i team vincitori

1.     Water Save - per un’azienda fashion inventare un innovativo impianto di produzione a basso consumo idrico che ricicla le acque reflue e dispone delle sostanze inquinanti in modo responsabile;

2.     Clean Energy – per un’azienda di automotive, immaginare di alimentarla con energia rinnovabile prodotta dagli oceani;

3.     Wave Voice – come gestore di social media information lanciare per un brand emergente una campagna di comunicazione per informare e sensibilizzare le persone sui rischi che sta correndo la biodiversità marina;

4.     Marine Research – come CEO di una società di consulenza incaricata dal sindaco di una città sul mare molto inquinata ripensare completamente l’impatto ambientale su fauna e flora acquatica.

Al termine del progetto, tra oltre 1000 ragazzi provenienti da 50 istituti secondari di secondo grado,  sono stati selezionati i 4 migliori project work: 16 studenti e studentesse vincitrici, hanno avuto la possibilità di volare a Barcellona per prendere parte alla UN Ocean Decade Conferencela più importante conferenza mondiale sui temi della Blue Economy tenuta ai primi di aprile 2024.

Questi i team vincitori:

  • - Sfida Water Save - team composto da Flavio Barberi, Giulia Lucioli e Hamza Botass della classe 3CMNA - IIS Polo Tecnologico Imperiese - ITTL Andrea Doria (Imperia) col progetto "Sviluppo e implementazione di pratiche sostenibili nell’industria tessile"
  • - Sfida Clean Energy - team composto da Omar Revello, Mario Elena, Beatrice Cabras e Ivano Chiarolanza della classe 3CMNB - IIS Polo Tecnologico Imperiese - ITTL Andrea Doria (Imperia) col progetto "Impianto Gattai"
  • - Sfida Wave Voice - team composto da Aurora Di Palma, Vittoria Iuffredo, Miriam Irace e Natalia Parkhomenko della classe 4H - Liceo Scientifico Renato Caccioppoli (Napoli) col progetto "Blue Planet Squad"
  • - Sfida Marine Research -  team composto da Luigi Peirano, Giorgia Chiapello, Pietro Imparato, Nicolas Tatti della classe 3CMNB - IIS Polo Tecnologico Imperiese - ITTL Andrea Doria (Imperia) col progetto "La rinascita di Alassio".

Sostenibilità e transizione ecologica: una sfida da vincere insieme

Gli oceani, i mari, l’ambiente e gli uomini non si possono permettere altre perdite di capitale naturale. È necessario promuovere un cambiamento culturale che miri alla sostenibilità e alla transizione ecologica, attraverso un percorso inclusivo che preveda la collaborazione di tutti gli attori: le istituzioni con chiare strategie e piani di azione; le imprese con l’adozione o il sostegno di nuovi modelli di produzione; i cittadini con la responsabilità di tutelare il pianeta e le sue risorse a beneficio di tutti, come ci chiedono le nuove generazioni. 

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