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ROADSHOW INTESA SANPAOLO
PER LO SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE PMI

ILLUSTRATE LE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE LIGURI
IN ALBANIA, CROAZIA, SERBIA E SLOVENIA
 

  • Nuove opportunità di crescita nei 12 Paesi serviti dalle banche commerciali del Gruppo, che offrono alle PMI italiane linee di finanziamento, servizi dedicati, team di accoglienza per le imprese italiane
  • Nel 2022 l’interscambio commerciale della Liguria con Albania, Croazia, Serbia e Slovenia si è attestato a 263 milioni di euro: 148 milioni di esportazioni, per oltre la metà riguardanti prodotti petroliferi raffinati, navi e imbarcazioni, chimica; e 115 milioni di importazioni, in prevalenza metallurgia, agro-alimentare e bevande, petrolio greggio e gas naturale
  • Balzo del 40,4% delle esportazioni liguri a prezzi correnti verso questi Paesi tra il 2021 e il 2022; in calo invece dell’8,4% nei primi 9 mesi del 2023
  • Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo: “L'incontro è stato utile per offrire alle imprese liguri una visione di nuove prospettive commerciali. Con i quattro paesi balcanici vediamo ulteriori potenzialità. A sostenere le esportazioni concorre la presenza di filiere, in Liguria ne supportiamo 13 che coinvolgono circa 500 aziende fornitrici per un giro d’affari di circa 1 miliardo di euro”

 

Torino, 22 marzo 2024 Intesa Sanpaolo ha presentato alle imprese clienti liguri le opportunità di sviluppo internazionale in Albania, Croazia, Serbia e Slovenia. Il Gruppo accompagna la crescita su questi mercati con linee di finanziamento, servizi dedicati e team di accoglienza per le PMI italiane. Le soluzioni sono state illustrate nell’incontro con il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo Bank in Albania, Privredna Banka Zagreb in Croazia, Banca Intesa Beograd in Serbia, Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, insieme alle Direzioni Regionali della Banca dei Territori e alla Direzione Agribusiness.

L’appuntamento si è svolto nell’ambito del roadshow dedicato al programma sinergico tra l’International Subsidiary Banks Division (ISBD) e la Divisione Banca dei Territori (BDT) di Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente le opportunità di business estero delle PMI, in particolare nei 12 Paesi in cui le banche commerciali del Gruppo sono presenti, dall’Est Europa al Nord Africa. Intesa Sanpaolo è infatti banca di riferimento e partner a lungo termine per lo sviluppo internazionale delle imprese. Lo scorso anno il programma è stato attuato con successo nei mercati di Slovacchia (attraverso VUB Banka), Romania (Intesa Sanpaolo Bank) e Ungheria (CIB Bank). A seguire verrà esteso ad altri mercati del perimetro della Divisione ISBD, dove oltre 2.000 gruppi industriali italiani sono presenti con proprie sussidiarie.

“L'incontro è stato particolarmente utile per offrire alle imprese liguri una visione di nuove prospettive commerciali, abbiamo illustrato quali servizi la Banca può mettere a disposizione per accompagnarle nello sviluppo internazionale e mitigare i rischi connessi a pagamenti, trasporto delle merci e investimenti - sottolinea Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo - L’attuale interscambio della regione con i quattro paesi balcanici supera i 260 milioni di euro, vediamo ulteriori potenzialità da sfruttare. La rete di relazioni internazionali di Intesa Sanpaolo e la sinergia di strutture e competenze all’interno del nostro Gruppo assicurano alle aziende opportunità uniche di sviluppo sui mercati esteri, con un supporto specialistico e affiancamento costante sia in Italia che nei Paesi d’interesse. A sostenere le esportazioni concorre la presenza di filiere sul territorio, verso cui interveniamo con agevolazioni e credito. In Liguria supportiamo 13 filiere che coinvolgono circa 500 aziende fornitrici per un giro d’affari complessivo di circa 1 miliardo di euro”.

 

Analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2022 l’interscambio commerciale della Liguria con Albania, Croazia, Serbia e Slovenia ha sfiorato 263 milioni di euro. Le esportazioni sono state pari a 148 milioni, mentre le importazioni si sono attestate a 115 milioni di euro, per un saldo commerciale positivo di circa 33 milioni di euro.

In termini di import, 55,5 milioni (circa la metà del totale) provengono dalla Croazia, 29 milioni (circa un quarto del totale) dall’Albania, 27 milioni (un ulteriore 23%) dalla Slovenia e il restante (3,5 milioni) dalla Serbia. I principali settori per import sono la metallurgia (16,4% sul totale, dei quali 3/4 dall’Albania), i prodotti dell’agro-alimentare e bevande (15%, provenienti per il 90% dalla Croazia) e il petrolio greggio e gas naturale (10%, completamente importato dall’Albania).

L’export ligure verso questi Paesi, invece, è così distribuito: quasi 62 milioni verso la Croazia (il 42% del totale), 51 milioni verso la Slovenia (il 35% del totale), 29 milioni verso Serbia (il 20%) e 6 milioni verso Albania (il 4%). I principali settori di esportazione della Liguria verso questi paesi sono: prodotti petroliferi raffinati (21% del totale, per quasi 2/3 verso la Croazia), navi e imbarcazioni (19%, per quasi 2/3 verso la Croazia), chimica (14%, per quasi 2/3 verso la Slovenia), metallurgia (12%, oltre il 70% verso la Slovenia) e agro-alimentare e bevande (11%, maggiormente concentrato verso Croazia e Slovenia).

Tra il 2021 e il 2022 le esportazioni liguri a prezzi correnti verso Albania, Croazia, Serbia e Slovenia hanno registrato una crescita del 40,4%; complessivamente le vendite all’estero sono aumentate di circa 42,5 milioni di euro con export verso la Croazia raddoppiate (+31 milioni; +101%), ma anche gli altri paesi hanno registrato incrementi significativi con crescita dell’83% per Serbia e 5,4% per Slovenia; solo verso l’Albania si registra una contrazione (-4 milioni di euro, pari ad un calo del 40%). A livello settoriale la crescita è stata guidata dalle navi e imbarcazioni (+22,5 milioni di euro, probabilmente legato a consegne di commesse) e dai prodotti petroliferi raffinati (+9 milioni di euro).

Nei primi nove mesi del 2023 si registra un calo dell’export verso questi Paesi (-8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; a fronte di una sostanziale stabilità per l’Italia -1,3%). Risultano in calo le esportazioni verso tutti questi paesi, ad eccezione della Slovenia (+16,4 milioni di euro). Tra i settori si evidenziano andamenti differenziati: la metallurgia è il settore in maggior crescita (+24 milioni di euro, attribuibili principalmente alla Slovenia), al contrario i cali più significativi hanno riguardato navi e imbarcazioni (-20,4 milioni di euro, per effetto dell’andamento dell’export verso Croazia e Serbia e del fatto che si tratta di beni su commessa a carattere pluriennale) e la chimica (-9,5 milioni di euro, attribuibile alla Slovenia).

 


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è il maggior gruppo bancario in Italia – punto di riferimento di famiglie, imprese e dell’economia reale – con una significativa presenza internazionale. Il business model distintivo di Intesa Sanpaolo la rende leader a livello europeo nel Wealth Management, Protection & Advisory e ne caratterizza il forte orientamento al digitale e al fintech, in particolare con Isybank, la banca digitale del Gruppo. Una banca efficiente e resiliente, è capogruppo di fabbriche prodotto nell’asset management e nell’assicurazione. Il forte impegno in ambito ESG prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati alla comunità e alla transizione verde, e contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà, posizionando Intesa Sanpaolo ai vertici mondiali per impatto sociale. Intesa Sanpaolo ha assunto impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset management e l’attività assicurativa. Convinta sostenitrice della cultura italiana, ha sviluppato una rete museale, le Gallerie d’Italia, sede espositiva del patrimonio artistico della banca e di progetti artistici di riconosciuto valore. 

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