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COMUNICATO STAMPA

 

INTESA SANPAOLO PRESENTA “MOTORE ITALIA”

 

PER LA PUGLIA UN PLAFOND DI 1,5 MILIARDI DI EURO PER IL RILANCIO DELLE PMI

 

  • Nella regione sono circa 70.000 le aziende clienti del Gruppo

  • Il piano nazionale prevede 50 miliardi di nuovo credito per accompagnare le imprese nella ripartenza

  • Introdotta una prima misura per l’allungamento, secondo le norme attuali, delle linee di credito esistenti fino a 15 anni

  • Altri interventi sono incentrati su liquidità, investimenti, crescita, recupero della competitività, transizione tecnologica e sostenibile

 

Bari, 31 marzo 2021 – Fa tappa in Puglia il roadshow virtuale di Intesa Sanpaolo dedicato a “Motore Italia”, il nuovo programma strategico di finanziamenti e iniziative per favorire il rilancio delle piccole e medie imprese italiane. Il piano prevede un plafond nazionale di 50 miliardi di euro e mette a disposizione circa 1,5 miliardi di nuovo credito per le imprese pugliesi.

Anticipando i bisogni di liquidità e supporto in vista delle prossime scadenze delle misure governative, il programma stabilisce nuove soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere, ampliando le iniziative di sostegno alla liquidità già messe in atto nel corso del 2020. Previsti inoltre ulteriori interventi per preparare le PMI al rilancio e al recupero di competitività attraverso investimenti per la transizione digitale e sostenibile, in linea con i futuri obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan).

“Motore Italia” si compone di cinque linee di intervento. In primis, per rafforzare il posizionamento finanziario delle imprese, contribuire alla ricostituzione progressiva dei cash flow, recuperare sostenibilità finanziaria e cogliere opportunità per nuovi investimenti, sono previste soluzioni per l’allungamento dei finanziamenti in essere fino a 15 anni, facendo leva sull’attuale quadro normativo che consente l’utilizzo delle garanzie del Fondo Centrale all’80% concesse ai sensi del regolamento sul “de minimis”.

Il secondo pilastro punta a favorire il rinnovamento tecnologico, la transizione digitale, l’innovazione e la ricerca industriale delle pmi cogliendo i benefici offerti dal piano Transizione 4.0 della Legge di Bilancio 2021 e facendo leva sulle misure fiscali previste per chi investe, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan).

Per accompagnare la transizione sostenibile delle imprese, Intesa Sanpaolo ha finanziamenti per investimenti in ottica ESG ed economia circolare. Sono già attivi i nuovi S-Loans, che si affiancano al plafond destinato da Intesa Sanpaolo ad investimenti in Circular Economy. In pochi mesi dalla loro introduzione hanno già messo a disposizione oltre 800 milioni di euro.

Un’ulteriore linea verso la transizione sostenibile riguarda l’efficientamento e la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano. Intesa Sanpaolo ha attivato, fin da agosto 2020, soluzioni per l’acquisto dei crediti fiscali legati al Superbonus previsto dal Decreto Rilancio. In pochi mesi il Gruppo ha raccolto richieste da parte delle imprese per oltre 13.000 progetti di riqualificazione per un controvalore di 1,8 miliardi di euro, che salgono a 35.000 includendo anche le richieste dirette da parte di privati e condomìni.

Il rafforzamento dell’offerta e delle strutture consulenziali dedicate a operazioni di finanza straordinaria per PMI rappresenta una ulteriore area di intervento di “Motore Italia”. L’obiettivo è favorire la crescita dimensionale attraverso operazioni di M&A, il rafforzamento patrimoniale o soluzioni di finanza innovativa quali l’emissione di bond. La nuova proposta di Intesa Sanpaolo è in grado di assecondare le evoluzioni del contesto di mercato, essendosi dotata in IMI CIB di una struttura per la finanza straordinaria dedicata alle PMI, che riserva un servizio di assistenza dalla nascita del bisogno fino all’execution dell’operazione, analogamente a quanto viene usualmente fatto con le imprese di grandi dimensioni. L’offerta è ulteriormente rafforzata in quanto include strumenti finanziari innovativi e bond con garanzia pubblica e contribuisce a rafforzare il legame delle imprese con gli interlocutori istituzionali. Grazie alla collaborazione con Elite di Borsa Italiana, sono già state avviate esperienze come i basket bond e Elite Lounge per le PMI. Sono già stati sostenuti oltre 300 deal per un controvalore di oltre 4,5 miliardi di euro.

Il quinto pilastro contempla strumenti per favorirne l’orientamento alla digitalizzazione e allo sviluppo anche attraverso servizi non finanziari. Per colmare il gap in ambito digitale, Intesa Sanpaolo ForValue e le sue società partner offrono alle imprese supporto nel posizionamento digitale per rafforzarne la presenza sul web e garantirne la competitività nel mercato attuale e potenziale. Inoltre, con Intesa Sanpaolo RentForyou, le aziende potranno optare verso il noleggio operativo a lungo termine come soluzione alternativa all’acquisto dei beni strumentali.

 

“Nel 2020 abbiamo concretamente sostenuto il tessuto produttivo pugliese e anche quest’anno garantiremo il nostro impegno allungando i tempi di rientro del debito e consentendo alle aziende di pianificare gli investimenti che siamo pronti a sostenere con nuovo credito”, spiega Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Basilicata, Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo. “Dall’inizio della pandemia abbiamo supportato le famiglie e le imprese della regione con erogazioni a medio-lungo termine, compresi gli interventi per il Covid-19, per circa 2,6 miliardi di euro. Abbiamo inoltre concesso circa 38.000 moratorie per un debito residuo di 3,3 miliardi e favorito oltre 30 accordi di filiera”.

 

 

Informazioni per la stampa

Intesa Sanpaolo

Media Relations Banca dei Territori e Media Locali

stampa@intesasanpaolo.com

https://group.intesasanpaolo.com/it/sala-stampa/news

 

Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo è la principale Banca in Italia e una delle più solide e profittevoli banche europee. Offre servizi bancari commerciali, di corporate investment banking, gestione del risparmio, asset management e assicurativi. Il Gruppo Intesa Sanpaolo conta circa 14,6 milioni di clienti in Italia, serviti attraverso i suoi canali digitali e tradizionali, e 7,2 milioni di clienti all’estero, dove opera con banche controllate operanti nel commercial banking in 12 Paesi in Europa centro-orientale e in Medio Oriente e Nord Africa e una rete internazionale specializzata nel supporto alla clientela corporate in 26 Paesi. Intesa Sanpaolo è riconosciuta come una delle banche più sostenibili al mondo. Per il Gruppo creare valore significa essere motore di crescita per la società e l'economia. In campo ambientale, ha creato un fondo di 6 miliardi di euro destinato all'economia circolare. Promuove progetti rilevanti di inclusione economica e riduzione della povertà, tra cui un fondo di impatto per 1,5 miliardi di euro di finanziamenti a categorie di soggetti con difficoltà di accesso al credito. Intesa Sanpaolo è fortemente impegnata in attività culturali proprie e in collaborazione con altri soggetti in Italia e all'estero, incluse esposizioni permanenti e temporanee del suo vasto patrimonio artistico presso le Gallerie d'Italia, i musei del Gruppo a Milano, Napoli, Vicenza e prossimamente Torino.

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Stefania Trenti, Responsabile Industry Research della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

Lo scenario macroeconomico e le leve per un rilancio della crescita

 

La ripresa dell’economia italiana sarà parziale rispetto alla caduta del PIL subita nel 2020 (+3,7% dopo -8,9%). In Puglia, in termini di recupero del fatturato, sono ben posizionate le filiere del farmaco e dell’agro-alimentare. E’ atteso un buon recupero per il settore delle costruzioni e del sistema casa, grazie all’ecobonus. Sarà importante però porre subito le basi per una crescita stabilmente più elevata e sostenibile, una volta terminati gli effetti legati agli investimenti del programma Next Generation.

Un reale cambio di passo sarà però possibile solo aumentando il livello degli investimenti, soprattutto immateriali. In Puglia, il livello degli investimenti fissi lordi nel 2019 è circa il 16% in meno rispetto al 2008, in linea con la media italiana, se avessimo mantenuto la stessa dinamica tedesca avremmo avuto a livello nazionale 128 miliardi di investimenti in più nell’ultimo decennio, che si traducono in circa 5 miliardi per la Puglia. E’ necessario investire sul green e sul digitale. Anche su questo aspetto emerge un ritardo: secondo un survey condotta da Intesa Sanpaolo presso la rete di gestori imprese e aziende retail, nel 2020 nelle regioni del Mezzogiorno l’incremento nell’adozione delle soluzioni digitali è stato più accentuato per lo smart working ma meno per quanto riguarda gli aspetti della logistica, dei processi produttivi, dell’e-commerce e del marketing digitale rispetto alla media nazionale, soprattutto per le imprese di minori dimensioni.

La transizione ambientale è una straordinaria opportunità per accelerare la crescita e renderla più sostenibile, interrompendo lo sfruttamento delle risorse naturali e ambientali. Essere sostenibili conviene: anche per le aziende manifatturiere pugliesi vale la relazione secondo cui una maggior attenzione all’ambiente si traduce in risultati economico-reddituali migliori. La transizione green diverrà sempre più forte e desiderata dalle popolazioni in particolare da quelle più giovani. E’ in continua crescita la domanda di investimenti che tengano conto dei fattori ambientali, sociali e di governance: i fondi d’investimento sostenibili, a livello globale, hanno raggiunto asset totali per un controvalore pari a 1000 miliardi di dollari e sono cresciuti del 35% rispetto a fine dicembre 2019.

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