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I PROMESSI SPOSI CANCELLATI PER VENTICINQUE LETTORI E DIECI APPESTATI
La nuova mostra al grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino dal 16 al 31 maggio nel contesto del Salone Internazionale del Libro

Torino, 16 maggio 2017 – Intesa Sanpaolo apre al pubblico le porte del suo grattacielo per esporre l’opera I Promessi Sposi cancellati per venticinque lettori e dieci appestati di Emilio Isgrò. Un libro diventato un’opera d’arte “da vedere” è il modo migliore per includere il grattacielo nel contesto del XXX Salone Internazionale del Libro di Torino, di cui Intesa Sanpaolo è Socio fondatore e Main Partner.
Le cancellature di Isgrò realizzate sui 35 volumi della “Quarantana”, l’edizione definitiva curata in tutti i dettagli dal Manzoni stesso e pubblicata fra il 1840 e il 1842, costituiscono un’opera che si sviluppa nello spazio con la sequenza di un film, nell’alternanza dei segni di cancellatura dal colore nero e bianco, talvolta trasparente, per lasciar emergere parole e figure pensate per un racconto visivo che dona nuova vitalità ai Promessi Sposi. Una vera e propria riscrittura dell’epopea manzoniana che invita a riconsiderare il grande autore italiano, attestandone la sua profonda attualità.
Emilio Isgrò, figura pressoché unica nel panorama dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, è noto per aver fondato un nuovo linguaggio di grande originalità e trasparenza con le sue celebri cancellature e i suoi interventi su testi in varie lingue e diversi supporti, caratterizzato dal coprire con un segno la quasi totalità delle parole per far emergere frasi e piccoli frammenti, tra “arte generale del segno” e “poesia visiva”.
L’esposizione ha luogo nella hall di ingresso del grattacielo Intesa Sanpaolo (corso Inghilterra 3, Torino) fino al 31 maggio, visitabile con orario 8-24, escluso la domenica, ad ingresso gratuito.
Nell’allestimento realizzato per il grattacielo Intesa Sanpaolo sono esposte anche alcune immagini dell’artista impegnato nella sua opera e una riproduzione de L’occhio di Alessandro Manzoni, cancellatura del celebre ritratto manzoniano di Francesco Hayez.
In occasione della presentazione, il Maestro dialogando con Luca Beatrice, presidente del Circolo dei Lettori, critico d’arte e docente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, ha effettuato la cancellatura di una citazione del mistico tedesco Meister Eckhart, realizzando un’opera che è stata donata da Intesa Sanpaolo come regalo di compleanno al Salone Internazionale del Libro per i suoi 30 anni di attività.
 
Commentando la cancellatura, Emilio Isgrò dichiara: “Le parole che ho cancellato oggi – ‘Solo la mano che cancella può scrivere il vero’ – sono di Meister Eckhart, un mistico tedesco secondo il quale la verità sfugge all’uomo quando è troppo detta e troppo conclamata. Quel che accade esattamente oggi in una società informatizzata che ci rende tutti sordi e tutti ciechi, perché non sappiamo da dove le parole arrivano e dove vanno. Bisogna velare le cose (e le parole) per rivelarle. È questo che ci dice il grande filosofo medievale. Bisogna diffidare di una comunicazione ossessiva in cui tutte le informazioni si equivalgono e proprio per questo si cancellano a vicenda. Io tuttavia sono un artista, e come tale posso permettermi quel tanto di fraintendimento che è utile agli uomini per sopravvivere. Paradossalmente, posso intravedere dietro la figura di Eckhart l’ombra di Cartesio. Forse perché il dubbio metodico del pensatore francese impone una pausa di riflessione, e dunque una cancellazione. Lo so che è una forzatura accoppiare un mistico medievale con uno dei filosofi che aprono alla modernità. Ma quel che è un problema per i filosofi non lo è mai per i poeti. E oggi, forse, c’è più bisogno di poeti che di filosofi.”
Michele Coppola, Responsabile Attività Culturali di Intesa Sanpaolo, presentando l’esposizione, ha sottolineato: “Pienamente in linea con gli obiettivi del Progetto Cultura della Banca, questa mostra si pone in continuità con il desiderio di Intesa Sanpaolo di fare del grattacielo di Torino uno spazio vivo a disposizione della città. Abbiamo appena concluso la mostra del dipinto di Tiziano, in prestito dalla Pinacoteca di Brera, esposto al 36° piano del grattacielo. Oggi la hall del nostro grattacielo, uno spazio aperto dove continuo è il passaggio di dipendenti, ospiti ma anche di cittadini comuni, si arrichisce dell’opera di uno dei più grandi interpreti dell’arte dei nostri giorni con un’iniziativa che vuole sottolineare il ruolo anche propositivo di Intesa Sanpaolo nei giorni del Salone Internazionale del Libro di Torino”.
Con riferimento all’opera sui Promessi Sposi esposta nella hall del grattacielo Intesa Sanpaolo Emilio Isgrò ha dichiarato: “La cancellazione dei Promessi Sposi è risultata alla fine una delle imprese più difficili e faticose da me affrontate. Giacché sotto la scorza amabilmente popolare — quella contraddittoria di don Abbondio e di padre Cristoforo — resiste in verità nelle pagine manzoniane una struttura strenuamente letteraria più solida dell’acciaio. Resistente all’acqua, al vento e persino alle cancellature. Così che sono stato costretto a chiedere aiuto allo stesso Manzoni, utilizzando anche la sua forza a vantaggio del mio progetto. A pensarci bene, infatti, già lo scrittore aveva cancellato tutto per conto suo: a cominciare dall’italiano colto e inefficace appreso in gioventù nei salotti milanesi. E niente è più gratificante, per un siciliano battezzato ma laico, che stringere un’alleanza con un lombardo battezzato ma cattolico e liberale. Giovanni Verga lo capì così bene che, pur prendendone le misure, non smise mai di amare Manzoni. Così come lo amarono Leonardo Sciascia e il mio compagno di liceo Vincenzo Consolo. Perché è questa l’Italia: la capacità di amarsi fino alle lacrime pur essendo diversi e distanti”.

Ufficio stampa
Intesa Sanpaolo Ufficio Media Attività istituzionali, sociali e culturali +39 011 555 6203 stampa@intesasanpaolo.com

Informazioni utili
Emilio Isgrò. I Promessi Sposi cancellati per venticinque lettori e dieci appestati
Sede Grattacielo Intesa Sanpaolo, Torino – Corso Inghilterra, 3

Date al pubblico 16 - 31 maggio 2017
Mostra a cura di Marco Bazzini
Orari da lunedì a sabato 8.00 - 24.00 escluso la domenica
Ingresso gratuito, libero da prenotazione
Informazioni www.grattacielointesasanpaolo.com Sezione Eventi & News

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