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Milano, 13 novembre 2003

 

  • Risultati consolidati del terzo trimestre:

*    Utile netto a 328 mln. di euro, rispetto al risultato negativo di 58 mln. del terzo trimestre 2002

*   Utile delle attività ordinarie cresciuto da 306 mln. a 621 mln.

*   Risultato di gestione in crescita del 34%

 

  • Risultati consolidati dei primi nove mesi:

*   Utile netto a 1.038 mln. di euro, rispetto ai 56 mln. dei primi nove mesi del 2002

*   Utile delle attività ordinarie salito da 564 mln. a 1.766 mln.

*   Risultato di gestione in crescita del 21%

*   Significativo miglioramento del cost/income ratio, in calo dal 67,4% al 61,9%

 

  • Convocata l’assemblea ordinaria per la nomina del Consiglio di Amministrazione

 

 

Milano, 13 novembre 2003 - Si è riunito oggi sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha esaminato e approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2003.

 

 

I risultati del terzo trimestre 2003

 

Il conto economico consolidato del terzo trimestre 2003 registra interessi netti pari a 1.257 milioni, in linea con i 1.253 milioni del trimestre precedente; il confronto con i 1.359 milioni del terzo trimestre 2002 evidenzia un calo del 7,5% dovuto a fattori strutturali, costituiti dalla decisione di ridurre il portafoglio crediti non strategico e il portafoglio titoli di proprietà e dal calo dei tassi d’interesse di mercato.

 

Le commissioni nette segnano un incremento del 5,4% rispetto al terzo trimestre 2002, salendo a 838 milioni di euro da 795 milioni, determinato soprattutto dalla sostenuta dinamica della componente relativa alla bancassicurazione (+64%) e all’attività bancaria commerciale (+12%), a fronte dell’andamento negativo (-7%) della componente connessa a fondi comuni e gestioni patrimoniali, che evidenzia tuttavia una tendenziale ripresa con una crescita dell’8,1% rispetto al secondo trimestre 2003.

 

I proventi da operazioni finanziarie ammontano a 186 milioni, rispetto al risultato negativo di 33 milioni del terzo trimestre 2002, a seguito dell’offerta di obbligazioni strutturate e di corporate derivatives e del miglioramento strutturale dell’attività di capital markets e di gestione del portafoglio di proprietà, fattori che avevano già contraddistinto il primo semestre di quest’anno.

 

Complessivamente, il margine d’intermediazione è di 2.416 milioni, in crescita del 9,5% rispetto ai 2.207 milioni del terzo trimestre 2002.

 

I costi operativi ammontano a 1.510 milioni di euro, in diminuzione dell’1,4% rispetto ai 1.532 milioni del terzo trimestre 2002. In quest’ambito, i costi del personale aumentano dello 0,9% (il terzo trimestre del 2002 aveva beneficiato della decisione di ridurre la componente variabile della retribuzione, connessa ai modesti risultati aziendali dello scorso esercizio), le altre spese amministrative si riducono del 4,8% e gli ammortamenti scendono dell’1,7%.

 

Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 906 milioni di euro, in crescita del 34,2% rispetto ai 675 milioni del terzo trimestre del 2002, con un significativo miglioramento del cost/income ratio, sceso al 62,5% dal 69,4% del corrispondente periodo dell’anno scorso.

 

Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 255 milioni, in calo del 17,5% rispetto ai 309 milioni del terzo trimestre 2002 e in linea con il secondo trimestre 2003 se si escludono da quest’ultimo gli accantonamenti dovuti all’America Latina.

 

L’utile delle attività ordinarie è quindi cresciuto a 621 milioni dai 306 milioni del terzo trimestre 2002.

 

Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo di 7 milioni, rispetto agli oneri netti di 373 milioni registrati nel corrispondente periodo dell’anno scorso.

 

L’utile netto consolidato è di 328 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 58 milioni del terzo trimestre 2002, con un utile netto della Capogruppo di 314 milioni di euro rispetto al risultato negativo di 226 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

 

 

I risultati dei primi nove mesi del 2003

 

Il conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2003 registra un margine d’interesse pari a 3.973 milioni di euro, in flessione del 5,9% rispetto ai 4.222 milioni dei  primi nove mesi del 2002, quasi interamente dovuta a motivi strutturali: la riduzione del portafoglio titoli connessa al riposizionamento strategico dell’attività di capital markets dalle operazioni che generano margine d’interesse a quelle che generano margine da servizi, la diminuzione dell’esposizione verso la clientela Large Corporate e la chiusura dello spread tra tassi di mercato e costo della raccolta. Fattori che sono stati solo in parte compensati dalla crescita dei prestiti alle famiglie e alle piccole-medie imprese.

 

Le commissioni nette segnano un aumento dello 0,2%, salendo a 2.454 milioni di euro da 2.448 milioni, dovuto principalmente alla crescita della componente relativa alla bancassicurazione (+43%) e all’attività bancaria commerciale (+4%), a fronte dell’andamento negativo della componente connessa a fondi comuni e gestioni patrimoniali (-16%). I proventi da operazioni finanziarie crescono a 687 milioni, rispetto ai 170 milioni del corrispondente periodo del 2002, anche grazie all’apporto dell’offerta di obbligazioni strutturate e di corporate derivatives quasi del tutto assente nello scorso esercizio.

 

Complessivamente, il margine d’intermediazione raggiunge i 7.370 milioni, in crescita del 4% rispetto ai 7.088 milioni dei primi nove mesi del 2002.

 

I costi operativi  ammontano a 4.563 milioni di euro, in calo del 4,4% rispetto ai 4.774 milioni dei primi nove mesi del 2002. In quest’ambito, i costi del personale diminuiscono del 5,3% e le altre spese amministrative del 4,8%, gli ammortamenti crescono dell’ 1,4% anche in relazione a investimenti per oltre 200 milioni di euro realizzati nei primi nove mesi dell’esercizio.

 

Conseguentemente, il risultato di gestione sale  a 2.807 milioni di euro, in crescita del 21,3% rispetto ai 2.314 milioni dei primi nove mesi del 2002, con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso al 61,9% dal 67,4% del corrispondente periodo dell’anno scorso.

 

Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 947 milioni, in calo del 42% rispetto ai 1.643 milioni dei primi nove mesi del 2002. In quest’ambito, 130 milioni sono dovuti all’America Latina, di cui 120 milioni stanziati nel primo semestre.

 

L’utile delle attività ordinarie è quindi salito a 1.766 milioni dai 564 milioni dei primi nove mesi del 2002.

 

Le componenti straordinarie - quasi interamente registrate nei primi due trimestri dell’anno - evidenziano un utile pari a 107 milioni, rispetto al saldo negativo di 322 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, e includono proventi per 235 milioni derivanti dalla valutazione al mercato delle azioni proprie detenute in portafoglio e oneri per circa 160 milioni connessi al disimpegno dall’America Latina.

 

L’utile netto consolidato cresce a 1.038 milioni di euro rispetto ai 56 milioni dei primi nove mesi del 2002, con un utile netto della Capogruppo di 988 milioni di euro rispetto al risultato negativo di 52 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

 

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Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 settembre 2003 i crediti verso la clientela ammontano a 157 miliardi di euro, in calo del 5,2% rispetto al 31 dicembre 2002 e del 5,6% rispetto al 30 settembre 2002; gli elementi principali di questo calo sono collegati alla decisione di ridurre l’esposizione verso la clientela Large Corporate soprattutto internazionale senza rapporti con l’Italia e, nel confronto con fine settembre dello scorso anno, anche alla securitisation di circa 2 miliardi di euro di mutui ipotecari residenziali. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore  sono scesi sotto i 5 miliardi di euro, in calo del 4,7% rispetto al 31 dicembre 2002, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 3,2% e un grado di copertura del 64%.

 

La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 472 miliardi, in flessione dello 0,5% rispetto al 31 dicembre 2002 e dell’ 1% rispetto al 30 settembre 2002; in quest’ambito, la raccolta diretta raggiunge i 176 miliardi, in diminuzione dello 0,5%  rispetto sia al 31 dicembre 2002 sia al 30 settembre 2002, e il risparmio gestito ammonta a 126 miliardi, in aumento del 2,9% rispetto al 31 dicembre 2002 e dell’ 1,9% rispetto al 30 settembre 2002.

 

I coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2003 sono risultati pari al 6,3% per il Core Tier  1 ratio (rispetto al 5,9% del 31 dicembre 2002), al  7,2% per il Tier 1 ratio (rispetto al 6,8% del 31 dicembre 2002), e all’ 11,1% per il coefficiente patrimoniale totale (invariato rispetto al 31 dicembre 2002).

 

Al 30 settembre 2003, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.856 sportelli bancari - di cui 3.169 in Italia e 687 all’estero - con 61.295 dipendenti, 4.017 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2002.

 

Da ottobre tutte le filiali operano su un unico sistema informatico. Questo era uno degli impegni più importanti del Piano d’Impresa ed è stato raggiunto nei tempi previsti. L’unificazione dei sistemi informatici non è solo un elemento chiave di completamento dell’integrazione per le tre preesistenti banche, ma mette in condizione il Gruppo di varare il lancio di nuovi prodotti previsto già a partire dal primo trimestre del 2004.  

 

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In merito alle prospettive per l’esercizio in corso, l’andamento del conto economico nei primi nove mesi dell’esercizio consente di prevedere positivi risultati anche per l’intero 2003,  in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa.

 

 

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Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre convocato l’assemblea ordinaria per i giorni 29 dicembre 2003 in prima convocazione e 13 gennaio 2004 in seconda convocazione, con all’ordine del giorno la nomina degli amministratori previa determinazione del loro numero.

 

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Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nel periodo si allegano i prospetti relativi al conto economico ed ai dati patrimoniali consolidati (riclassificati in forma sintetica) inclusi nella Relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che la relazione trimestrale non è stata sottoposta a controllo contabile da parte della società di revisione.

 

Con l’occasione si informa che - come consentito dall’articolo 82, comma 2, della Delibera Consob 14 maggio 1999 n. 11971 e successive modificazioni - in luogo dell’informativa riguardante i dati trimestrali al 31 dicembre 2003 verrà messa a disposizione degli azionisti e del mercato, entro il termine massimo del 31 marzo 2004, il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2003.


Schemi di bilancio

   

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