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Milano, 07 maggio 2002

A cura del Settore Studi e analisi finanziaria di IntesaBci e di Ricerche per l'Economia e la Finanza (ref.)



Nord-Est: superato il punto di minimo, il ciclo riparte con poco slancio

Il 2001 si è chiuso in uno scenario caratterizzato da un diffuso deterioramento degli indicatori congiunturali. L'impatto emotivo della crisi politica seguita agli eventi dell'11 settembre ha causato, in un contesto che già presentava segnali di rallentamento dell'economia, un crollo nella fiducia degli operatori.
Superato lo shock iniziale, è seguito un rimbalzo nell'andamento degli indicatori già nei primi mesi di quest'anno. E' diminuito il pessimismo sull'andamento dell'economia, sono migliorati i giudizi sui livelli di domanda e produzione.
Nel primo trimestre, l'indicatore coincidente del ciclo della produzione del Nord-Est è risalito in misura contenuta, in linea con una dinamica della domanda sia interna sia estera poco vivace. Complessivamente migliore è lo scenario atteso per i mesi a venire. Il leading indicator, che anticipa la dinamica del ciclo della produzione sino a giugno prossimo, da inizio anno sta risalendo. Crescono i giudizi favorevoli sulla tendenza a breve degli ordini e della produzione. Ritorna a puntare verso l'alto, dopo la battuta d'arresto manifestatasi nella seconda parte dello scorso anno, anche l'indicatore relativo alle prospettive di crescita della manodopera.
La fase peggiore sembra quindi ormai archiviata sebbene, sulla base delle informazioni disponibili, risulti ancora difficile quantificare l'intensità del recupero ciclico dei prossimi mesi. Da un lato la domanda interna, in particolare di consumo, non sta mostrando particolari segni di recupero e dall'altro rimane qualche incertezza sulla performance dei principali mercati di sbocco di quest'area, soprattutto europei.
Le imprese del Nord-Est sono però ottimiste sulle prospettive di crescita dell'export. Nel 2001, nonostante il marcato rallentamento del commercio mondiale, le export dell'area ha tenuto. In media d'anno le esportazioni in valore sono aumentate del 4.2 per cento a fronte del 3.6 per cento della media nazionale. Dopo il calo congiunturale del terzo trimestre, l'export ha ripreso prontamente nel quarto mentre nelle altre ripartizioni territoriali è diminuito ancora (Centro e Mezzogiorno) o ha recuperato solo parzialmente (Nord-Ovest).
Nell'ultimo scorcio del 2001 l'andamento delle principali variabili creditizie nel Triveneto non si è discostato in modo significativo da quello rilevato a livello nazionale, fatta eccezione per la cosiddetta raccolta indiretta (titoli in deposito), le cui consistenze hanno registrato un incremento tendenziale a fronte della contrazione accusata dalla media del sistema bancario italiano.
Gli impieghi destinati alle attività produttive, pur in rallentamento rispetto agli elevati tassi di crescita sperimentati nel 2000, hanno evidenziato una dinamica più sostenuta della media nazionale, in particolare nei comparti delle costruzioni e dei servizi. Più modesta rispetto alla media italiana, è risultata invece la dinamica del credito erogato alle famiglie consumatrici, che a fine 2001 rappresentava poco meno di un quarto del totale degli impieghi di famiglie e imprese nella zona.
Con riferimento alla qualità del portafoglio impieghi, il Triveneto si conferma come una delle aree del Paese con il più contenuto ammontare di sofferenze in rapporto al credito erogato, inferiore, in alcune regioni, anche della metà rispetto alla media italiana.
Nell'ultimo trimestre del 2001, si è, infine, rilevata una crescita soddisfacente ed in progressiva accelerazione dei depositi sia nel comparto famiglie che nelle imprese, anche se leggermente inferiore alla media italiana, a causa della riflessiva dinamica registrata in Friuli Venezia Giulia.

 

«Congiuntura Nord-Est», realizzato dal Settore Studi e analisi finanziaria di IntesaBcicon la collaborazione di Ricerche per l'Economia e la Finanza (ref.),esamina le tendenze dell'economia reale nelle regioni nordorientali, confrontandole con gli andamenti medi nazionali. «Congiuntura Nord-Est» affianca ai rapporti di analisi congiunturale,a cadenza trimestrale, volti ad analizzare l'evoluzione a breve termine dell'attività economica del Nord-Est, rapporti monografici(4 all'anno) dedicati allo studio di variabili che completano l'analisi congiunturale dell'area

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