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Milano, 05 settembre 2003

Il Consiglio di amministrazione di Caboto, la Securities House del Gruppo Intesa, presieduto dal neo presidente Giangiacomo Nardozzi, ha approvato ieri la relazione semestrale al 30 giugno 2003.

 

Nel confrontare i dati del 2003 con quelli del 2002 è necessario tenere conto del cambiamento del perimetro di competenza di Caboto, che si è ampliato a seguito dell’avvenuto consolidamento delle attività di Capital Markets di Banca Intesa, così come previsto dal Piano Industriale 2003 - 2005, che prevede di concentrare tutte le attività sui mercati dei capitali in Caboto.

 

Caboto ha chiuso il bilancio semestrale 2003 con un utile netto di 101 milioni di euro.

 

Il margine di intermediazione al 30 giugno 2003 risulta pari a 228,1 milioni, +126,7%  rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I costi operativi sono pari a 71,1 milioni, +7,4% rispetto al primo semestre 2002.

 

Nel primo semestre dell’anno la società ha consolidato il ruolo di primo piano rivestito nell’intermediazione sui mercati finanziari italiani, come testimoniano gli importanti riconoscimenti ricevuti nei business in cui è operativa. Tutte le aree di attività mostrano un andamento favorevole.

 

La società ha seguito sul primario obbligazionario alcune delle principali emissioni delle grandi aziende italiane, posizionandosi al primo posto nelle classifiche specializzate dei bookrunner relative ai corporate italiani e confermandosi la prima casa italiana nella league-table globale, che aggrega tutte le operazioni di corporate italiani ed esteri. 

 

I ricavi conseguiti nell’Area Rates Markets sono stati pari a 67,4 milioni, i cui utili sui derivati hanno significativamente contribuito al raggiungimento degli obiettivi di budget: tra i fattori alla base di tale performance va certamente annoverata la forte accelerazione dell’attività con clientela Corporate registrata nel primo semestre, che ad oggi ha consentito il superamento del totale dei ricavi generati nel 2002 sul medesimo perimetro di clienti.

Si segnala anche l’ottimo posizionamento della Società nella classifica degli Specialisti del Tesoro.

 

Per quanto concerne l’Area Credit Markets, si evidenzia il trend positivo dei flussi, favorito dalla progressiva contrazione degli spread e dall’integrazione dell’attività di trading tra le sedi di Milano e Londra.

 

Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato di Caboto, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti nel primo semestre. Essi sono la conferma della correttezza delle strategie da noi perseguite e sono il frutto di un eccellente lavoro di squadra, della continua attenzione al cliente, di un’attenta politica di diversificazione dei prodotti e della riconosciuta competitività della macchina operativa di Caboto”.

 

Altrettanto rilevante l’apporto dell’attività dell’Area Equity Markets (86,38 milioni di euro): in termini di quote di mercato Caboto risulta tra i primi tre operatori nella classifica Assosim sull’MTA (4,9%) e leader assoluta nei segmenti delle opzioni su azioni (15,3%) e degli stock futures (21,1%) scambiati sull’IDEM.

Sul fronte dei ricavi, sia l’attività di market making su azioni, sia quella su prodotti equity derivatives per clientela istituzionale e corporate, gestita presso la filiale di Londra, hanno realizzato notevoli risultati sia in valore assoluto, sia in confronto allo stesso periodo dello scorso anno. In forte crescita anche l’attività sui prodotti strutturati Equity, che ha beneficiato dello sviluppo impresso all’attività commerciale da parte delle Reti del Gruppo.

 

L’SSO del Gruppo (RetLots Exchange®) ha confermato il proprio ruolo di mercato di riferimento con 6,4 miliardi di euro negoziati nei primi sei mesi e circa 1.200 strumenti quotati.

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