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Milano, 10 settembre 2003

Banca Intesa ha lanciato una nuova operazione di cartolarizzazione sintetica per un importo nominale di 441 milioni di euro denominata “Bramante”. Con questa operazione, Banca Intesa acquista protezione tramite credit derivatives sull’intero importo di un unico finanziamento immobiliare di 441 milioni di euro. Banca Intesa acquista protezione su una tranche pari a 214 milioni da Bramante Plc -  uno Special Purpose Entity che cartolarizza questo ammontare emettendo obbligazioni destinate a investitori istituzionali - e sulla restante tranche di 227 milioni da una primaria istituzione finanziaria.

 

“Bramante” è la quarta operazione pubblica di cartolarizzazione sintetica di Banca Intesa sul proprio bilancio - dopo Scala 1 nel novembre 1999, Leonardo nel maggio 2001 e Verdi nel dicembre 2002 - ed è la prima operazione sintetica pubblica effettuata in Europa di Commercial Mortgage Backed Securities (CMBS) di un unico finanziamento immobiliare.

 

Oggetto della cartolarizzazione sintetica è la porzione senior  - il cui importo attuale è pari a 441 milioni di euro - del pacchetto finanziario strutturato da Banca Intesa nel luglio 2002 a supporto dell’acquisizione di Telemaco Immobiliare da parte di Whitehall (fondo immobiliare gestito da Goldman Sachs). Telemaco Immobiliare, facente in precedenza capo a Beni Stabili, Telecom Italia e Lehman Brothers, è stata costituita in seguito allo spin-off  di Telecom Italia per concentrare alcuni assets destinati alla vendita.

 

L’operazione rafforza la leadership di Banca Intesa quale arranger di finanziamenti strutturati al settore immobiliare con la flessibilità dei canali distributivi offerta da un ampio accesso ai mercati internazionali, nel quadro di un’efficiente gestione del bilancio.

 

Le synthetic securitizations costituiscono la terza generazione di strutture di cartolarizzazione in quanto, con l’utilizzo dei credit derivatives, evitano il trasferimento fisico del sottostante portafoglio e permettono di trasferire unicamente il rischio creditizio,  mantenendo la relazione banca-cliente e liberando capitale economico/regolamentare ed ampliando i margini operativi.

 

In dettaglio, con questa operazione Banca Intesa acquista protezione sull’intero ammontare del finanziamento immobiliare di 441 milioni di euro attraverso due credit default swap:

  • uno con Bramante Plc, Special Purpose Entity (“SPE”) domiciliato in Irlanda, a copertura della prima perdita del portafoglio fino ad un massimo di 214 milioni di euro (48,6% della perdita complessiva);
  • un secondo credit default swap con una primaria istituzione finanziaria a copertura della parte residua del rischio (Super Senior Tranche) di 227 milioni.

A sua volta, Bramante cartolarizza il rischio di credito assunto emettendo obbligazioni (Notes) per un valore complessivo di circa 214 milioni di euro. Le obbligazioni emesse dal veicolo vengono vendute ad investitori istituzionali in base alle seguenti tranches:

  • Notes (AAA/AAA) di 30 mln di euro (pari al 6,795% dell’importo totale) ad un rendimento pari a Euribor + 40 punti base p.a.
  • Classe B Notes (AA/AA-) di 54,1 milioni di euro (pari al 12,254% dell’importo totale) ad un rendimento pari a Euribor + 65 punti base p.a.
  • Classe C Notes (A/A-) di 46,4 milioni di euro (pari al 10,51% dell’importo totale) ad un rendimento pari a Euribor + 95 punti base p.a.
  • Classe D Notes (BBB/BBB) di 68,4 milioni di euro (pari al 15,493% dell’importo totale) ad un rendimento pari a Euribor + 220 punti base p.a.
  • Classe E Notes (BB/BB) di 15,5 milioni di euro (pari al 3,511% dell’importo totale) ad un rendimento pari a Euribor + 570 punti base p.a.

Banca Intesa ha agito in qualità di Originator e Sole Arranger.

Morgan Stanley ha partecipato in qualità di Sole Bookrunner e Co-Lead Manager.

Caboto  ha partecipato in qualità di Co-Lead Manager.

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