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Milano, 08 novembre 2004

 

  • Risultato di gestione del terzo trimestre 2004 oltre un miliardo di euro
  • Utile netto consolidato dei primi nove mesi 2004 a 1.341 mln. di euro, +29% rispetto ai 1.038 mln. dei primi nove mesi del 2003
  • Utile delle attività ordinarie dei primi nove mesi 2004 a 2.135 mln., +30% rispetto ai 1.645 mln. dei primi nove mesi del 2003
  • Ricavi nell’attività retail in crescita dell’ 8%
  • Significativo miglioramento del cost/income ratio, in calo dal 62,9% al 59,1%
  • Si rafforzano ulteriormente i coefficienti patrimoniali: Tier 1 ratio all’ 8,6%, obiettivo indicato nel Piano d’Impresa per il 2005

 

Si è riunito oggi sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2004.

 

I risultati dei primi nove mesi del 2004

 

Il conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2004 registra un margine d’intermediazione di 7.258 milioni, in crescita dell’ 1,6% rispetto ai 7.142 milioni dei primi nove mesi del 2003, trainato dalla sostenuta dinamica dei ricavi derivanti dall’attività retail (Divisione Rete e banche controllate in Italia e nei Paesi del Centro-Est Europa), in aumento dell’8% da 5 a 5,4 miliardi di euro.

 

In quest’ambito, il margine di interesse ammonta a 3.871 milioni di euro, valore uguale a quello dei primi nove mesi del 2003. La leggera flessione degli interessi netti, -0,5% da 3.726 a 3.709 milioni, è stata infatti totalmente compensata dall’aumento dei dividendi e degli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto, complessivamente cresciuti dell’ 11,7% da 145 a 162 milioni. La flessione degli interessi netti è dovuta al calo dei tassi d’interesse di mercato e alla decisione di ridurre strutturalmente il portafoglio crediti con i grandissimi gruppi soprattutto internazionali (diminuito di circa 7 miliardi di euro nel periodo), a fronte della crescita dei prestiti alle altre imprese e alle famiglie (aumentati nel complesso di circa 5 miliardi).

 

Le commissioni nette registrano un incremento del 3,7%, salendo a 2.524 milioni di euro da 2.434 milioni, dovuto principalmente alla crescita della componente relativa alla bancassicurazione (+47,1%), all’attività di intermediazione e collocamento titoli (+36,2%), alle carte di pagamento (+8,5%) e ai conti correnti (+4,3%). I proventi da operazioni finanziarie segnano un aumento dell’ 1,4%, raggiungendo i 589 milioni rispetto ai 581 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio.

 

I costi operativi ammontano a 4.291 milioni di euro, in calo del 4,5% rispetto ai 4.492 milioni del corrispondente periodo del 2003. In quest’ambito, i costi del personale diminuiscono del 4,5%, le altre spese amministrative flettono dello 0,7% (pur essendo quasi raddoppiate le spese pubblicitarie e cresciute di oltre il 50% quelle per la formazione del personale) e gli ammortamenti calano del 16,2%, nonostante il forte impegno negli investimenti in corso, per effetto della razionalizzazione del patrimonio immobiliare e del completamento del periodo di ammortamento di investimenti passati.

 

Conseguentemente, il risultato di gestione sale a 2.967 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto ai 2.650 milioni dei primi nove mesi del 2003, con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso al 59,1% dal 62,9% del corrispondente periodo del precedente esercizio.

 

Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 735 milioni, in calo del 19,3% rispetto ai 911 milioni dei primi nove mesi del 2003, con un indice di copertura delle sofferenze che ha raggiunto il 68%, superando l’obiettivo del 67% indicato dal Piano d’Impresa per il 2005.

 

L’utile delle attività ordinarie quindi sale a 2.135 milioni, in crescita del 29,8% rispetto   ai 1.645 milioni dei primi nove mesi del 2003.

 

Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo pari a 70 milioni, rispetto al saldo positivo di 78 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio.

 

L’utile netto consolidato cresce a 1.341 milioni di euro rispetto ai 1.038 milioni dei primi nove mesi del 2003 (+29,2%), con un utile netto della Capogruppo di 1.203 milioni di euro rispetto ai 988 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio.

 
 
I risultati del terzo trimestre 2004

 

Il conto economico consolidato del terzo trimestre 2004 registra un margine d’intermediazione di 2.392 milioni, in flessione del 2,5% rispetto al precedente trimestre - dovuta al calo stagionale di dividendi e commissioni da attività esattoriale e al venir meno di proventi connessi all’offerta di obbligazioni strutturate - e in crescita dello 0,6% rispetto al terzo trimestre 2003.

 

In quest’ambito, il margine d’interesse è pari a 1.301 milioni di euro, in aumento dell’ 1,1% rispetto al precedente trimestre e del 4,6% rispetto al terzo trimestre del 2003. Gli interessi netti ammontano a 1.259 milioni, in crescita del 4,5% rispetto al precedente trimestre e dell’ 1,9% rispetto al terzo trimestre del 2003. I dividendi e gli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto sono complessivamente pari a 42 milioni, rispetto agli 82 milioni del precedente trimestre - per il minor apporto dei dividendi, che usualmente si concentrano nel secondo trimestre dell’anno - e ai 9 milioni del terzo trimestre 2003.

 

Le commissioni nette sono pari a 848 milioni di euro, con una flessione dello 0,9% rispetto al precedente trimestre, dovuta al calo stagionale delle commissioni derivanti dall’attività esattoriale (-15%) in larga misura compensato dalla crescita di quelle originate dalla bancassicurazione (+34%) e dai conti correnti (+8%), e con un aumento del 2% rispetto al terzo trimestre 2003, determinato dalla sostenuta dinamica dell’attività di bancassicurazione (+75%). I proventi da operazioni finanziarie ammontano a 160 milioni, in calo rispetto ai 209 milioni del precedente trimestre e ai 186 milioni del terzo trimestre 2003, dovuto al venir meno dei proventi up-front connessi all’offerta di obbligazioni strutturate di propria emissione.

 

I costi operativi ammontano a 1.391 milioni di euro, con un calo del 5,2% rispetto al precedente trimestre e del 6,6% rispetto al terzo trimestre 2003, determinato dalla riduzione dei costi del personale, delle altre spese amministrative e degli ammortamenti.

 

Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 1.001 milioni di euro, in crescita dell’ 1,5% rispetto al precedente trimestre e del 12,9% rispetto al terzo trimestre del 2003.

 

Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 174 milioni, a fronte dei 301 milioni del precedente trimestre e dei 242 milioni del terzo trimestre 2003.

 

L’utile delle attività ordinarie ammonta a 794 milioni, in crescita del 21,6% rispetto ai 653 milioni del precedente trimestre   e del 29,1% rispetto ai 615 milioni del terzo trimestre 2003.

 

Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo di 61 milioni, rispetto ai 13 milioni del precedente trimestre e ai 19 milioni del terzo trimestre 2003, e includono 160 milioni di oneri relativi all’accordo transattivo con Parmalat relativo al “bond Nextra” e circa 110 milioni di proventi derivanti da operazioni immobiliari.

 

L’utile netto consolidato è di 465 milioni di euro, rispetto ai 458 milioni del precedente trimestre (+1,5%) e ai 328 milioni del terzo trimestre 2003 (+41,8%), con un utile netto della Capogruppo di 334 milioni di euro rispetto ai 558 milioni del precedente trimestre (che ha beneficiato dell’apporto dei dividendi, usualmente concentrati nel secondo trimestre dell’anno) e ai 314 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio.

 

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Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 settembre 2004 i crediti verso la clientela ammontano a 154 miliardi di euro, attestandosi sui livelli del 31 dicembre 2003 e in linea con il 30 settembre 2003, nonostante la riduzione operata nell’esposizione verso la clientela Large Corporate (soprattutto internazionale senza rapporti con l’Italia) - per circa 5 miliardi rispetto a dicembre e 7 miliardi rispetto a settembre 2003 - e la securitisation di circa 1,5 miliardi di euro di crediti originati da contratti di leasing perfezionata all’inizio del 2004. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore sono scesi a 4,3 miliardi di euro, in flessione del 6,6% rispetto al 31 dicembre 2003 e dell’ 11,6% rispetto al 30 settembre 2003, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 2,8% e un grado di copertura del 68%, superiore all’obiettivo del 67% indicato nel Piano d’Impresa per il 2005.

 

La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 466 miliardi, in crescita dell’ 1,7% rispetto al 31 dicembre 2003 e in linea con il 30 settembre 2003. In quest’ambito, la raccolta diretta ammonta a 178 miliardi, in aumento del 3,6% rispetto al 31 dicembre 2003 e dell’ 1,5% rispetto al 30 settembre 2003, e il risparmio gestito a 116 miliardi, in flessione del 4,3% rispetto al 31 dicembre 2003 e del 6,5% rispetto al 30 settembre 2003. Al deflusso registrato dai fondi comuni (circa 8 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno), concentrato nel comparto monetario e obbligazionario a breve termine, si contrappone l’afflusso di entità largamente superiore segnato complessivamente dalle obbligazioni strutturate (circa 6 miliardi di euro nei nove mesi) e dalle polizze vita (circa 5 miliardi di euro nei nove mesi).

 

I coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2004 risultano pari al 7,6% per il Core Tier  1 ratio (rispetto al 6,9% del 31 dicembre 2003), all’ 8,6% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,8%), valore indicato nel Piano d’Impresa come obiettivo per il 2005, e all’ 11,9% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto all’ 11,7%).

 

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Al 30 settembre 2004, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.709 sportelli bancari - di cui 3.086 in Italia e 623 all’estero - con 57.352 dipendenti, 2.047 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2003.

 

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Nell’ambito dei progetti finalizzati alla crescita, nei primi nove mesi dell’anno sono stati progressivamente proposti numerosi nuovi prodotti, in particolare:

  1. Conto Intesa, il conto corrente per le famiglie, con oltre 250.000 conti correnti aperti nel periodo;
  2. Carta Intesa, la carta di debito con possibilità di controllo on line delle spese, con quasi 600.000 carte vendute nel periodo;
  3. PrestIntesa, il prestito personale fino a 30.000 euro erogabile in 48 ore, che con oltre un miliardo erogato nel periodo ha più che raddoppiato l’ammontare di prestiti personali erogati nei primi nove mesi del 2003;
  4. Sonni Tranquilli, il mutuo a tasso variabile a rata costante, che ha portato a un aumento del 17% dell’ammontare di mutui erogato nel periodo rispetto ai primi nove mesi del 2003;
  5. le polizze vita, con Intesa Vita (la nuova compagnia pienamente operativa dal 1° gennaio di quest’anno, costituita in joint venture dal Gruppo Intesa e dal Gruppo Generali) che ha registrato nuovi premi per 4,2 miliardi nel periodo, in crescita del 55% rispetto ai primi nove mesi del 2003;
  6. Conto Intesa Personal, il conto corrente rivolto a chi desidera soluzioni personalizzate lanciato a giugno, con oltre 30.000 conti aperti in quattro mesi;
  7. Conto Intesa Business, il conto corrente dedicato a liberi professionisti, commercianti e artigiani, che - con la campagna pubblicitaria lanciata a metà settembre - ha superato le 16.000 aperture.

 

Nel terzo trimestre è stata lanciata IntesaNova, l’iniziativa dedicata alle imprese che investono in innovazione e sviluppata in collaborazione con alcune tra le più prestigiose università   e istituzioni di ricerca italiane. Banca Intesa - ferma restando la valutazione del merito creditizio - finanzia con crediti a medio termine (3-5 anni), senza garanzie reali e a condizioni più favorevoli, i progetti innovativi predisposti dalle imprese entro due settimane dalla validazione da parte dei partner universitari dell’iniziativa. I progetti considerati riguardano soluzioni nel campo dell’ Information & Communication Technology e tecnologie specifiche di vari settori industriali. Per quanto riguarda queste ultime, IntesaNova ha inizialmente riguardato il comparto delle macchine utensili e verrà via via estesa ad altri comparti: prossimamente al resto del settore delle macchine strumentali (nel corso del mese di novembre), all’elettronica e ai nuovi materiali (gennaio 2005), all’alimentare (marzo 2005).     

 

Nel terzo trimestre è stata inoltre perfezionata l’acquisizione della banca Crédit Agricole Indosuez Private Banking Italia, le cui attività e competenze si sono aggiunte a quelle già presenti in Banca Intesa creando Intesa Private Banking, banca specializzata nel servizio alla clientela private e   integrata nella Divisione Rete, che ad oggi gestisce circa 30 miliardi di euro di patrimonio di 23.000 clienti. Questo modello organizzativo, unico in Italia, si distingue per le caratteristiche di flessibilità nei rapporti con la clientela, che può avvalersi della banca specializzata (con 65 centri private e 375 private bankers), delle 2.000 filiali della Divisione Rete e dei canali on-line del Gruppo Intesa. Intesa Private Banking offre, oltre a una gamma completa di prodotti e servizi finanziari del Gruppo e di società esterne di elevato standing, strumenti di pianificazione finanziaria all’avanguardia in Italia e servizi di consulenza legale, fiscale, fiduciaria, societaria, immobiliare e di art advisory

 

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In merito alle prospettive per l’esercizio in corso, anche alla luce dei risultati finora conseguiti si confermano gli obiettivi del Piano d’Impresa, volti a un apprezzabile aumento dell’utile netto dell’intero anno rispetto al 2003.

 

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Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nel periodo, si allegano i prospetti relativi al conto economico e ai dati patrimoniali consolidati (riclassificati in forma sintetica) inclusi nella Relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che la relazione trimestrale non è stata sottoposta a controllo contabile da parte della società di revisione.

Si segnala che -come consentito dall’articolo 82, comma 2, della Delibera Consob 14 maggio 1999 n. 11971 e successive modificazioni - in luogo dell’informativa riguardante i dati del quarto trimestre 2004verrà messo a disposizione degli azionisti e del mercato, entro il termine massimo del 31 marzo 2005, il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2004.



>> Schemi di Bilancio al 30 settembre 2004

   

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