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Milano, 06 ottobre 2004

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa riunitosi in data odierna ha approvato l’ipotesi di accordo transattivo della controllata Nextra con il gruppo Parmalat in merito alle obbligazioni di 300 milioni di euro nominali acquistate nel giugno-luglio 2003.

 

Banca Intesa ribadisce l’assoluta correttezza dei comportamenti del Gruppo e precisa di essere addivenuta all’ipotesi di accordo al fine di evitare qualsiasi turbamento che sarebbe potuto sorgere nella clientela a seguito del coinvolgimento del Gruppo in lunghe controversie giudiziarie.

 

L’onere dell’accordo non graverà in alcun modo sulla clientela né sulla patrimonializzazione di Nextra, che verrà supportata finanziariamente nella transazione   dagli azionisti di controllo Banca Intesa e Intesa Holding Asset Management.

 

L’onere dell’accordo - 160 milioni di euro, che si commisurano a circa l’1,5% del margine d’intermediazione atteso per il Gruppo Intesa nell’intero esercizio 2004 - è ampiamente fronteggiato dai proventi straordinari previsti per il Gruppo nel secondo semestre. In particolare, il Consiglio odierno ha autorizzato operazioni riguardanti società immobiliari del Gruppo originanti plusvalenze per circa 80 milioni di euro a livello consolidato, che si aggiungono a circa 120 milioni di euro di plusvalenze derivanti dalla cessione di cespiti immobiliari.

 

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