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Milano, 26 agosto 2006
 
 
  • Il nuovo Gruppo si collocherà tra i primissimi gruppi bancari dell’eurozona, già prima delle sinergie
  • Il nuovo Gruppo sarà leader indiscusso in Italia, con una quota di mercato mediamente nell’ordine del 20% in tutti i settori di attività
  • La rete di sportelli del nuovo Gruppo, oltre 6.000 in Italia, sarà capillare e ben distribuita su tutto il territorio, con quote di mercato  superiori al 15% nella maggior parte delle regione
  • La sede legale sarà a Torino. Le sedi operative della Direzione saranno a Milano e Torino
  • Rapporto di cambio di 3,115 nuove azioni ordinarie di Banca Intesa per ogni azione ordinaria e privilegiata di Sanpaolo IMI
  • Sinergie ante imposte stimate in circa 1,3 miliardi di euro a regime nel 2009
  • Oneri di integrazione “una tantum” stimati in circa 1,5 miliardi di euro ante imposte
  • Stime preliminari degli indicatori finanziari del nuovo Gruppo   post sinergie:

-    utile netto 2009 di circa 7 miliardi di euro
-    crescita media annua composta 2005-2009 dell’utile netto  pari a circa il 13% (rettificata per le componenti non ricorrenti   registrate nel 2005)
-    miglioramento dell’ EPS 2009 conseguente alle sinergie pari a circa il 13%  
-    distribuzione di dividendi pari ad almeno il 60% dell’utile netto

  • Sistema di corporate governance costituito dal Consiglio di Sorveglianza e dal Consiglio di Gestione
  • Modello organizzativo che rafforzerà il concetto di Banca dei Territori;  integrazione delle reti di Banca Intesa S.p.A. e Sanpaolo IMI S.p.A, con unificazione del marchio dove non presenti con marchi locali

 

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Giovanni Bazoli, ha approvato le linee guida del progetto di fusione con Sanpaolo IMI.


Il Gruppo risultante dalla fusione si collocherà tra i leader del sistema bancario europeo e sarà in grado di competere nel settore dei servizi finanziari a livello sovra-nazionale, tramite un rafforzamento di natura domestica che presenta caratteristiche uniche.


Il nuovo Gruppo, già prima delle sinergie, si collocherà tra i primissimi gruppi bancari dell’eurozona con una capitalizzazione di mercato di oltre 65 miliardi di euro e sarà leader indiscusso in Italia con oltre 13 milioni di clienti e con una quota di mercato mediamente nell’ordine del 20% in tutti i segmenti di attività - retail, corporate e wealth management - in linea con i valori delle banche leader nei principali Paesi europei.


Sulla base dei risultati 2005 e dell’aggregazione delle quote di mercato delle due entità, il nuovo Gruppo si collocherebbe in prima posizione in Italia in numerosi settori:

 

 

Banca Intesa + Sanpaolo IMI

 

 

 

 

quota di mercato

posizionamento

 

 

 

Raccolta da clientela

22,1%

Impieghi con clientela

21,8%

 

 

 

Attività retail

 

 

Risparmio gestito

32,4%

Bancassicurazione

30,4%

Private banking

27,6%

Mutui

23,8%

Credito al consumo

16,1%

 

 

 

Attività corporate

 

 

IPO

29,8%

Regolamento interscambio estero

25,4%

Factoring

25,3%

Prestiti sindacati

10,1%

Brokerage azionario

8,1%

 

Il nuovo Gruppo sarà inoltre leader italiano nel settore Enti Pubblici e Infrastrutture.

La rete di oltre 6.000 sportelli del nuovo Gruppo in Italia sarà capillare e ben distribuita su tutto il territorio, con quote di mercato superiori al 15% in 15 regioni  e inferiori al 5% in sole 7 province. La razionalizzazione della presenza territoriale potrà comportare una riduzione fino a circa il 10% degli sportelli complessivi.


Presenza leader in tutte le regioni d’Italia, dunque, con le seguenti quote di mercato degli sportelli:

 

 

Banca Intesa + Sanpaolo IMI

 

 

 

 

quota di mercato

posizionamento

 

 

 

Nord ovest

23,6%

Nord est

19,0%

Centro

13,9%

Sud e Isole

20,2%

 

 

 

Totale Italia

19,5%


Oltre il 60% degli sportelli nel Nord del Paese.


Il nuovo Gruppo avrà anche una presenza di rilevo in Europa Centro-orientale, tramite la rete di circa 1.400 sportelli e 6 milioni di clienti (tenendo conto delle acquisizioni in corso) delle banche controllate operanti nel retail e commercial banking:

 

società

Paese

posizionamento

 

 

 

PBZ

Croazia

VUB

Slovacchia

Banca Intesa Beograd e Panonska (1)

Serbia

CIB e IEB

Ungheria

Ukrsotsbank (1)

Ucraina

UPI Banka

Bosnia

BIA

Albania

Banka Koper

Slovenia

KMB

Federazione Russa (2)

n.r.

SPIMI Bank

Romania

n.r.

(1) In corso di acquisizione

(2) Nel Paese opera anche ZAO Banca Intesa, costituita nel 2003, unica presenza italiana con licenza bancaria in Russia, che svolge attività di corporate banking.

Si rafforzerà inoltre la rete internazionale specializzata nel supporto alla clientela corporate, che presidierà oltre 30 Paesi, in particolare il bacino del Mediterraneo e le aree in cui si registra il maggior dinamismo delle imprese italiane, come Stati Uniti, Russia, Cina e India.

* * *

Le linee guida del progetto di fusione prevedono in particolare:

1.  sede legale della società post fusione a Torino, dove quindi si terranno le Assemblee ordinarie e straordinarie degli azionisti, e sedi operative della Direzione Centrale a Milano e Torino;

2. rapporto di cambio di 3,115 nuove azioni ordinarie di Banca Intesa per ogni azione ordinaria di Sanpaolo IMI post conversione delle attuali 284.184.018 azioni privilegiate di quest’ultima. Conseguentemente, dopo l’emissione di 5.840.177.487 nuove azioni ordinarie di Banca Intesa, i principali azionisti del nuovo Gruppo deterrebbero le seguenti quote di capitale ordinario:

 

Crédit Agricole

9,1%

Compagnia di San Paolo

7,0%

Generali

4,9%

Fondazione Cariplo

4,7%

Banco Santander Central Hispano

4,2%

Fondazione CR Padova e Rovigo

3,5%

Fondazione CR Bologna

2,7%

“Gruppo Lombardo”

2,5%

Fondazione Cariparma

2,2%

Caisse Nationale des Caisses d’Epargne

0,7%

 

3.  sinergie ante imposte stimate preliminarmente in circa 1,3 miliardi di euro a regime nel 2009 - di cui circa il 75% da costi, corrispondenti a circa il 9% dei costi aggregati, in linea con le recenti operazioni di integrazione nel sistema bancario italiano - senza tenere conto di  razionalizzazioni della presenza territoriale e/o di cessioni di attività. Le sinergie di costo sono previste derivare in particolare da:

-   unificazione dei sistemi IT,
-   unificazione dei back-office,
-   integrazione delle strutture centrali,
-   centralizzazione degli acquisti,
-   rinegoziazione dei contratti esterni,
-   razionalizzazione delle spese amministrative,
-   integrazione/fusione delle fabbriche di prodotto attive nelle stesse aree di business.

Le sinergie di ricavo (circa 2% dei ricavi aggregati) sono previste derivare in particolare da:

-   incremento dell’efficacia commerciale a seguito dell’accresciuto radicamento territoriale che permetterà di massimizzare il cross-selling e di aumentare lo share of wallet (quota di portafoglio) e il numero di clienti nelle province in cui si registrerà il maggior miglioramento della posizione competitiva,

-   incremento dell’efficacia commerciale a seguito dell’accresciuta massa critica, che permetterà di ottimizzare la leva del pricing grazie alle economie di scala e di scopo,

-   allineamento del nuovo Gruppo alle best practice interne, grazie alla messa a fattor comune di prodotti, servizi, approcci commerciali e strumentistica;


4. oneri di integrazione “una tantum” stimati preliminarmente in circa 1,5 miliardi   di euro ante imposte;


5.  stime preliminari degli indicatori finanziari del nuovo Gruppo post sinergie, da confermarsi alla luce della predisposizione di un Piano industriale:

-   utile netto 2009 di circa 7 miliardi di euro,

-   crescita media annua composta 2005-2009 dell’utile netto   pari a circa il 13%, rettificata per le principali componenti non ricorrenti registrate dalle due entità nel 2005,

-    miglioramento dell’ EPS 2009 conseguente alle sinergie pari a circa il 13%,  

-   distribuzione di dividendi pari ad almeno il 60% dell’utile netto, con la possibilità di restituire agli azionisti capitale in eccesso - anche alla luce della predetta forte creazione di valore prevista - pur a fronte di un elevato grado di patrimonializzazione e di un considerevole piano di investimenti in innovazione e capitale umano,

-   
mantenimento dell’elevata qualità dell’attivo che contraddistingue le due entità;


6. corporate governance: ai fini di assicurare  chiarezza e continuità operativa, i Consigli di Amministrazione delle due Banche proporranno agli Azionisti che il Presidente del Consiglio di Sorveglianza sia il professor Giovanni Bazoli, che il Presidente del Consiglio di Gestione sia l’ingegner Enrico Salza, che il Consigliere delegato e capo dell’esecutivo sia il dottor Corrado Passera e che, dei due Direttori Generali previsti a regime, Vicario sia il dottor Pietro Modiano. I Consigli di Amministrazione delle due Banche proporranno inoltre la più opportuna partecipazione del dottor Alfonso Iozzo agli Organi Consiliari;

7. modello organizzativo che rafforzerà il concetto di Banca dei Territori, con l’attribuzione di uno specifico territorio ad ogni marchio in regime di esclusiva; si procederà inoltre all’integrazione delle reti di Banca Intesa S.p.A. e Sanpaolo IMI S.p.A. con unificazione del marchio dove non presenti con marchi locali;


8.  processo di integrazione, subordinatamente all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, che avverrebbe   secondo il seguente calendario previsionale:

-  settembre / metà novembre 2006: elaborazione del piano di integrazione, approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione del progetto di fusione, rilascio delle autorizzazioni, presentazione dell’operazione al mercato,
-  dicembre 2006:  Assemblee straordinarie per l’approvazione della fusione,
-  fine 2006 / inizio 2007: avvio della nuova società.       

 

* * *

Il nuovo Gruppo avrà l’obiettivo e la responsabilità di promuovere gli investimenti e l’innovazione e di contribuire all’accelerazione della crescita e dello sviluppo delle società in cui opera, in tutte le sue componenti.

* * *

Banca Intesa è assistita da Banca Leonardo e Merrill Lynch per gli aspetti tecnico-finanziari e dallo Studio Pedersoli e Associati per quelli legali.

           

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