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INTESA SANPAOLO: RISULTATI AL 31 MARZO 2008

  • Utile netto consolidato 1° trimestre 2008 a 1,7 miliardi di euro rispetto a 4 miliardi del 1° trimestre 2007 (+34,2% l’utile “ricorrente”).
  • Proventi operativi netti a 4.648 mln. di euro, rispetto ai 4.896 mln. del 1° trimestre 2007     (-5,1%, +4,1%  i proventi “ricorrenti”).
  • Oneri operativi a 2.392 mln. di euro, rispetto ai 2.468 mln. del 1° trimestre 2007 (-3,1%).
  • Risultato della gestione operativa a 2.256 mln. di euro, rispetto ai 2.428 mln. del 1° trimestre 2007 (-7,1%, +13% “ricorrente”).
  • Risultato corrente al lordo delle imposte a 1.917 mln. di euro, rispetto ai 2.020 mln. del 1° trimestre 2007 (-5,1%, +20,8% “ricorrente”).
  • Coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2008: Tier 1 ratio al 6,7%.
  • Esposizione netta al rischio verso prodotti strutturati di credito con sottostanti attività US Subprime negativa per 28 milioni di euro al 31 marzo 2008.


Torino, Milano, 13 maggio 2008 – Si è riunito oggi sotto la presidenza di Enrico Salza il Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, che ha approvato il resoconto trimestrale consolidato al 31 marzo 2008 (*).  
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(*)  Nota metodologica sul perimetro di consolidamento a pagina 7.

I risultati del Gruppo nel primo trimestre 2008 evidenziano un positivo andamento, se si escludono gli effetti negativi della crisi dei mercati finanziari internazionali iniziata dalla seconda metà del 2007 - con un risultato dell’attività di negoziazione comunque ritornato di segno positivo, dopo quello negativo del quarto trimestre 2007 - e le principali componenti non ricorrenti.

L’utile netto consolidato di Intesa Sanpaolo nel primo trimestre 2008 ammonta a 1.748 milioni di euro, rispetto ai 3.966 milioni del primo trimestre 2007, ma crescerebbe del 34,2% se nel confronto si escludessero il risultato dell’attività di negoziazione (pari a 25 milioni nel primo trimestre 2008 e a 454 milioni nel primo trimestre 2007, che aveva peraltro segnato un risultato record beneficiando di condizioni di mercato particolarmente favorevoli) e le principali componenti non ricorrenti, costituite da: i) utile dei gruppi di attività in via di dismissione (pari a 950 milioni nel primo trimestre 2008, che include la plusvalenza derivante dalla cessione di 198 sportelli, e a 2.914 milioni nel primo trimestre 2007, che include la plusvalenza derivante dalla cessione di Cariparma e FriulAdria), ii)  oneri di integrazione connessi alla fusione (pari a 444 milioni nel primo trimestre 2008 e a 22 milioni nel primo trimestre 2007), nonché relative imposte (pari a 123 milioni nel primo trimestre 2008 e a 8 milioni nel primo trimestre 2007) e iii) oneri, al netto delle imposte, derivanti dall’allocazione del costo di acquisizione (pari a 133 milioni nel primo trimestre 2008, inclusivi di una prima stima degli oneri connessi all’acquisizione di Carifirenze e Nextra Investment Management,  e a 136 milioni nel primo trimestre 2007).

Intesa Sanpaolo ha potuto contare sui propri punti di forza strutturali, costituiti da una forte base di raccolta retail e da una solida posizione di liquidità e di patrimonializzazione per fronteggiare gli impatti della crisi dei mercati finanziari. Come già dettagliatamente reso noto in occasione della diffusione dei risultati 2007, l’esposizione di Intesa Sanpaolo alla crisi dei mutui americani subprime è solo indiretta, tramite prodotti strutturati di credito, che hanno risentito dell’eccezionale flessione dei prezzi nell’ultimo trimestre del 2007 e nel primo trimestre del 2008, con riflessi sul risultato dell’attività di negoziazione prevalentemente in termini di svalutazioni.

Il Gruppo ha un’esposizione netta al rischio verso prodotti strutturati di credito con sottostanti attività US Subprime addirittura negativa - per 28 milioni di euro - al 31 marzo 2008, risultante da un’esposizione per 49 milioni e da una copertura per 77 milioni.

* * *

Andamento dei risultati economici del Gruppo Intesa Sanpaolo nel primo trimestre 2008
(variazioni % rispetto al 1° trimestre 2007)

Risultati ricorrenti (senza risultato dell’attività di negoziazione e principali componenti non ricorrenti) Risultati contabili
(con risultato dell’attività di negoziazione e principali componenti non ricorrenti)

Proventi operativi netti 

  4,1 

  -5,1

Oneri operativi  

-3,1

  -3,1

Risultato della gestione operativa

13,0


-7,1

Risultato corrente al lordo delle imposte

20,8

-5,1

Utile netto

34,2

-55,9


              
            
  

* * *


I risultati di conto economico del primo trimestre 2008

Il conto economico consolidato del primo trimestre 2008 registra proventi operativi netti pari a 4.648 milioni di euro, in calo del 5,1% rispetto ai 4.896 milioni del primo trimestre 2007 e in crescita dell’ 1% rispetto al quarto trimestre 2007; la variazione è rispettivamente in aumento del 4,1% e in diminuzione dello 0,6% se si esclude il risultato dell’attività di negoziazione.

In quest’ambito, nel primo trimestre 2008 gli interessi netti ammontano a 2.823 milioni, in crescita dell’ 11,1% rispetto ai 2.540 milioni del primo trimestre 2007 e dello 0,2% rispetto al quarto trimestre 2007.

Le commissioni nette sono pari a 1.602 milioni di euro, con una flessione del 4,4% rispetto ai 1.676 milioni del primo trimestre 2007 e in linea con il quarto trimestre 2007. Rispetto al primo trimestre 2007, si registrano commissioni da attività bancaria commerciale stabili (515 milioni, +0,2%) grazie alla crescita delle componenti relative a servizi di incasso e pagamento, garanzie rilasciate e bancomat / carte di credito, che hanno compensato il calo delle commissioni sui conti correnti dovuto al maggior ricorso a prodotti a basso costo, a fronte di una flessione delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,...) a 909 milioni (-4,9%) a causa dello sfavorevole andamento dei mercati e della bassa propensione al rischio della clientela.

Il risultato dell’attività di negoziazione è tornato di segno positivo, dopo quello negativo del quarto trimestre 2007, ammontando a 25 milioni di euro - a seguito di circa 120 milioni di effetti negativi della crisi dei mercati finanziari sui prodotti strutturati di credito, di cui circa 110 per svalutazioni - rispetto ai 454 milioni del primo trimestre 2007 (risultato record che aveva beneficiato di condizioni di mercato particolarmente favorevoli) e al saldo negativo di 49 milioni del quarto trimestre 2007 (che includeva circa 380 milioni di effetti negativi sui prodotti strutturati di credito).

Il risultato della gestione assicurativa ammonta a 79 milioni di euro, rispetto ai 121 milioni del primo trimestre 2007 e ai 99 milioni del quarto trimestre 2007.

Gli oneri operativi ammontano a 2.392 milioni di euro, in diminuzione del 3,1% rispetto ai 2.468 milioni del primo trimestre 2007, a seguito di una diminuzione del 3,6% per le spese del personale, dell’ 1,4% per le spese amministrative e del 5,4% per gli ammortamenti. Rispetto al quarto trimestre 2007, si registra un calo del 13,9%, dovuto alle spese del personale (-7,2%), alle spese amministrative (-22,5%) e agli ammortamenti (-22,4%).

Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 2.256 milioni di euro, in calo del 7,1% rispetto ai  2.428 milioni del primo trimestre 2007 e in aumento del 23,8% rispetto al quarto trimestre 2007, con un cost/income ratio che passa dal 50,4% del primo trimestre 2007 al 51,5% del primo trimestre 2008; se si esclude il risultato dell’attività di negoziazione, si registra un aumento rispettivamente del 13% e del 19,2%, con un miglioramento del cost/income ratio dal 55,6% del primo trimestre 2007 al 51,7% del primo trimestre 2008.

Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è pari a 352 milioni di euro, rispetto ai 445 milioni del corrispondente trimestre del 2007 e agli 806 milioni del quarto trimestre 2007 (che ricomprendevano gli oneri per Parmalat). La voce utili/perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti registra un saldo positivo di 13 milioni di euro, rispetto ai 37 milioni del primo trimestre 2007 e ai 58 milioni del quarto trimestre 2007.

Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari a 1.917 milioni di euro, in diminuzione del 5,1% rispetto ai 2.020 del primo  trimestre 2007 e in aumento del 78,3% rispetto al quarto trimestre 2007; la variazione è in aumento rispettivamente del 20,8% e del 68,3% se si esclude il risultato dell’attività di negoziazione.

L’utile netto consolidato ammonta a 1.748 milioni di euro - rispetto ai 3.966 milioni del primo trimestre 2007 (che includeva plusvalenze nette da cessioni per circa 2.800 milioni, rispetto ai circa 950 milioni del primo trimestre 2008) e ai 504 milioni del quarto trimestre 2007 - dopo la contabilizzazione di:
- imposte per 608 milioni di euro;
- un utile dei gruppi di attività in via di dismissione (al netto delle imposte) per 950 milioni di euro, essenzialmente costituito dalla plusvalenza netta derivante dalla cessione di 198 sportelli a Banca Carige, Gruppo Credito Valtellinese, Veneto Banca, Banca Popolare Alto Adige e Banca Popolare di Bari (1.900 milioni di corrispettivo decurtati dell’attribuzione al ramo di attività ceduto - emersa in sede di allocazione definitiva della differenza di fusione - di circa 165 milioni di avviamento e di circa 90 milioni di rivalutazione di attività materiali e immateriali, nonché di circa 275 milioni di rettifica prezzo e 420 milioni di imposte);
- oneri di integrazione connessi alla fusione (al netto delle imposte) per 321 milioni, che includono circa 270 milioni (al netto di imposte) di accantonamenti per la prevedibile ulteriore attivazione del Fondo di Solidarietà  a fronte delle circa 1.750 adesioni già pervenute in eccesso rispetto all’accordo sindacale del 1° agosto 2007;
- oneri derivanti dall’allocazione del costo di acquisizione (al netto delle imposte) per 133 milioni, inclusivi di una prima stima degli oneri connessi all’acquisizione di Carifirenze e Nextra Investment Management;
- una quota di pertinenza di terzi per 57 milioni.


Lo stato patrimoniale al 31 marzo 2008

Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 31 marzo 2008 i crediti verso la clientela raggiungono i 362 miliardi di euro, in crescita del 4,5% rispetto 31 marzo 2007 (del 7,3% se si escludono le operazioni pronti contro termine e del 7,2% se si considerano i volumi medi anziché quelli di fine periodo) e dell’ 1,8% rispetto al 31 dicembre 2007. Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, incagliati/ristrutturati e scaduti/sconfinanti da oltre 180 giorni) ammonta - al netto delle rettifiche di valore -  a 8.727 milioni di euro, in aumento del 5,7% rispetto agli 8.256 milioni del 31 dicembre 2007; in quest’ambito, i crediti in sofferenza aumentano da 3.129 a 3.213 milioni di euro, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,9% (invariata rispetto al 31 dicembre 2007) e un grado di copertura del 71% (invariato rispetto a fine 2007), gli incagli/ristrutturati crescono da 3.907 a 4.168 milioni e le posizioni scadute/sconfinanti da oltre 180 giorni salgono da 1.220 a 1.346 milioni.
 
Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 1.020 miliardi di euro (dopo le elisioni per le componenti che costituiscono sia raccolta diretta sia raccolta indiretta), con una diminuzione dello 0,8% rispetto al 31 marzo 2007 e dell’ 1,4% rispetto al 31 dicembre 2007 dovuta alla raccolta indiretta, a causa dell’effetto performance e dell’operatività con clientela istituzionale. Nell’ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta diretta ammonta a 394 miliardi, in aumento dell’ 1,6% rispetto al 31 marzo 2007 e dello 0,2% rispetto al 31 dicembre 2007; mentre la raccolta indiretta raggiunge i 653 miliardi, in diminuzione del 2,4% rispetto al 31 marzo 2007 e del 2,5% rispetto a fine 2007. L’ammontare di risparmio gestito è pari a 256 miliardi, in calo del 10% rispetto al 31 marzo 2007 e del 5,4% rispetto a fine 2007; la nuova produzione vita nel primo trimestre 2008 ammonta a 1,6 miliardi di euro. La raccolta amministrata raggiunge i 397 miliardi, in aumento del 3,3% rispetto al 31 marzo 2007 e in diminuzione dello 0,6% rispetto al 31 dicembre 2007.

I coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2008 sono stati calcolati:
i. applicando le regole di Basilea 2 standardised, che prevedono - come fase iniziale di applicazione - di calcolare con il modello standardised le attività ponderate per il rischio di credito e operativo, mentre per il rischio di mercato sono utilizzati i modelli interni già validati da Banca d’Italia per Basilea 1,
ii. considerando pro quota trimestrale il dividendo ipotizzato per l’esercizio 2008 di circa 3,7 miliardi,
iii. tenendo conto dell’impatto dell’acquisizione del controllo di Carifirenze, connesso all’acquisto di un ulteriore 40% circa del capitale di Carifirenze a seguito dell’esecuzione della permuta con azioni proprie,
e risultano pari al 6,1% per il Core Tier 1 ratio (5,9% al 31 dicembre 2007, calcolando le attività ponderate per il rischio secondo le regole di Basilea 1), al 6,7% per il Tier 1 ratio  (6,5% a fine 2007) e al 9,3% per il coefficiente patrimoniale totale (9% a fine 2007), con ulteriori significativi benefici attesi dalla successiva applicazione di Basilea 2 IRB foundation. Se al 31 marzo 2008 le attività ponderate per il rischio fossero state calcolate applicando le regole di Basilea 1, i coefficienti patrimoniali sarebbero risultati pari al 6% per il Core Tier 1 ratio, al 6,6% per il Tier 1 ratio e al 9,1% per il coefficiente patrimoniale totale.


* * *

Al 31 marzo 2008, la struttura operativa del Gruppo Intesa Sanpaolo si articola in 7.874 sportelli bancari - di cui 6.566 in Italia e 1.308 all’estero - con 101.769 dipendenti, 2.938 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2007.  


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I risultati per area di Business

La Divisione Banca dei Territori include:
- l’Area Retail, che opera al servizio della clientela famiglie (clienti privati con attività finanziarie fino a 75.000 euro), personal (clienti privati con attività finanziarie da 75.000 a un milione di euro), small business (piccole imprese con fatturato inferiore a 2,5 milioni e con accordato inferiore a 1 milione di euro);
- l’Area Imprese, preposta alla gestione delle aziende con volume d’affari compreso tra 2,5 e 150 milioni;
-  la Direzione Private Banking, dedicata ai clienti privati con attività finanziarie per oltre 1 milione di euro.
La predetta operatività è realizzata tramite la Capogruppo Intesa Sanpaolo e le banche rete integrate informaticamente (Banco di Napoli, Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Cassa di Risparmio in Bologna, Cassa di Risparmio di Venezia, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia e Banca dell’Adriatico).
Al servizio degli enti nonprofit è stata costituita nel novembre 2007 Banca Prossima, che opera attraverso le filiali del Gruppo, con presidi locali e specialisti dedicati.   
Nella Divisione sono inoltre incluse:
- le banche regionali per le quali non si è ancora avviato il processo di integrazione informatica (Carifirenze, Casse del Centro e Banca di Trento e Bolzano);
- le società prodotto specializzate nel credito industriale (Mediocredito Italiano e Banca CIS), nel leasing (Leasint) e nel credito al consumo (Neos Banca e Agos).
Rientrano inoltre nel perimetro di operatività del settore le compagnie assicurative EurizonVita, Sud Polo Vita, Intesa Vita e Intesa Previdenza, Sanpaolo Bank (Lussemburgo), attiva nel private banking internazionale, le società fiduciarie SIREFID e Sanpaolo Fiduciaria, Setefi, specializzata nella gestione dei pagamenti elettronici, Si Holding, partecipata al 37%, cui fa capo il controllo totalitario di CartaSi, società interbancaria leader in Italia nel settore delle carte di credito.

La Divisione Banca dei Territori registra nel primo trimestre 2008 proventi operativi netti per 3.215 milioni di euro, pressoché in linea con i 3.221 milioni del primo trimestre 2007, pari al 69% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (66% nel primo trimestre 2007). Gli oneri operativi flettono del 2,4% - passando da 1.657 a 1.618 milioni - e portano a un risultato della gestione operativa in crescita del 2,1%, da 1.564 a 1.597 milioni, e a un cost/income ratio in diminuzione dal 51,4% al 50,3%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette passa da 290 a 310 milioni (+6,9%). Dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per un milione, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 1.288 milioni di euro, con una crescita dello 0,9% rispetto ai 1.276 milioni del primo trimestre 2007.  

La Divisione Corporate & Investment Banking comprende:
- la Direzione Relazioni Corporate, incaricata di gestire le relazioni con la clientela Large Corporate (Grandi Gruppi) e Mid Corporate (imprese con fatturato superiore a 150 milioni) in Italia, nonché di sviluppare le attività a supporto del commercio internazionale;
- la Direzione Rete Estera, alla quale è stata assegnata la responsabilità delle filiali estere, degli uffici di rappresentanza e delle società estere corporate (Société Européenne de Banque, Intesa Sanpaolo Bank Ireland, Banca Intesa France e ZAO Banca Intesa). Alla Direzione sono demandati lo sviluppo e la gestione del segmento rappresentato dalla clientela corporate estera e l’assistenza specialistica per il sostegno ai processi di internazionalizzazione delle aziende italiane e per il sostegno all’export;
- la Direzione Financial Institutions, cui compete la relazione con le istituzioni finanziarie italiane ed estere, la gestione dei servizi transazionali nell’ambito dei sistemi di pagamento, della custodia e del regolamento titoli, di banca depositaria e corrispondente;
- Banca IMI, deputata all’attività di investment banking, ossia di realizzazione di prodotti di finanza strutturata e di consulenza nel campo del M&A per la clientela del Gruppo, e a quella di capital markets per i clienti del Gruppo e gli operatori istituzionali nelle attività di market making;
- la Direzione Merchant Banking, che opera nel comparto del private equity anche tramite le società Private Equity International (PEI) e IMI Investimenti;
- la Direzione Operations Finanza, che offre le funzioni specifiche di post trading e IT in area finanza.
Nel perimetro della Divisione rientrano inoltre l’attività di Mediofactoring e quella di negoziazione per conto del Gruppo (proprietary trading).

La Divisione Corporate e Investment Banking registra proventi operativi netti pari a 491 milioni di euro, in calo del 33,8% rispetto ai 742 milioni del primo trimestre 2007, pari all’ 11% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (15% nel primo trimestre 2007); se si escludesse il risultato dell’attività di negoziazione, i proventi netti aumenterebbero dell’ 8,7%. A fronte di oneri operativi pari a 214 milioni, invariati rispetto al primo trimestre 2007, il risultato della gestione operativa ammonta a 277 milioni, in diminuzione del 47,5% rispetto ai 528 milioni del primo trimestre 2007, con un cost/income ratio pari al 43,6%, rispetto al 28,8% del primo trimestre 2007; se si escludesse il risultato dell’attività di negoziazione, il risultato della gestione operativa crescerebbe del 16,1% e il cost/income ratio scenderebbe al 42% dal 45,6% del primo trimestre 2007. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette si dimezza da 41 a 22 milioni. Il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 255 milioni, in calo del 47,6% rispetto ai 487 milioni del primo trimestre 2007, ma crescerebbe del 28% se si escludesse il risultato dell’attività di negoziazione.

La business unit Public Finance ha il compito di servire la clientela Stato, enti pubblici, enti locali, public utilities, general contractor e sanità pubblica e privata, sviluppando le attività di finanziamento e l’operatività bancaria corrente, la finanza di progetto, le cartolarizzazioni, di prestare consulenza di carattere finanziario, con l'obiettivo di favorire la collaborazione tra pubblico e privato e di assistere le iniziative e i progetti di investimento nelle grandi infrastrutture, la sanità, la ricerca e la pubblica utilità in genere. La business unit svolge la propria attività tramite Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo.

La business unit Public Finance registra proventi operativi netti per 64 milioni di euro, in flessione del 4,5% rispetto ai 67 milioni del primo trimestre 2007, pari all’ 1% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto al primo trimestre 2007); se si escludesse il risultato dell’attività di negoziazione, i proventi netti aumenterebbero del 17,2%. A fronte di oneri operativi pari a 23 milioni, in crescita del 9,5% rispetto ai 21 milioni del primo trimestre 2007, il risultato della gestione operativa ammonta a 41 milioni, in diminuzione del 10,9% rispetto ai 46 milioni del primo trimestre 2007 e il cost/income ratio passa dal 31,3% al 35,9%; se si escludesse il risultato dell’attività di negoziazione, il risultato della gestione operativa crescerebbe del 20,9% e il cost/income ratio migliorerebbe dal 32,8% al 30,7%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette è pari a 3 milioni. Il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 44 milioni, in diminuzione del 6,4%, rispetto ai 47 milioni del primo trimestre 2007; se si escludesse il risultato dell’attività di negoziazione, il risultato corrente al lordo delle imposte crescerebbe del 25%.

La Divisione Banche Estere presidia l’attività del Gruppo sui mercati esteri nei quali è presente tramite banche commerciali controllate e partecipate, fornisce indirizzo, coordinamento e supporto alle controllate estere che svolgono prevalentemente attività bancaria retail; è responsabile della definizione delle linee strategiche di sviluppo del Gruppo relativamente alla presenza diretta sui mercati esteri, con esplorazione sistematica e analisi di nuove opportunità di crescita sui mercati già presidiati e su nuovi mercati, del coordinamento dell’operatività delle banche estere e della gestione delle relazioni delle banche estere con le strutture centralizzate della Capogruppo e con le filiali o altri uffici esteri della Divisione Corporate e Investment Banking. La Divisione è strutturata in tre Direzioni, a presidio dei diversi ambiti geografici in cui si articola la presenza internazionale del Gruppo:
- la Direzione Area Banche CEE & SEE, cui fanno capo le partecipazioni nelle banche operanti in Europa Centro Orientale, Banka Koper in Slovenia, Vseobecna Uverova Banka in Slovacchia, Central-European International Bank in Ungheria, e in Europa Sud Orientale, Privredna Banka Zagreb in Croazia, Banca Intesa Beograd in Serbia, UPI Banka in Bosnia-Erzegovina, American Bank of Albania in Albania  e Intesa Sanpaolo Bank Romania;
- la Direzione Area Banche CSI, posta a presidio della controllata KMB Bank nella Federazione Russa;
- la Direzione Area Banche South Mediterranean & Asia, deputata in particolare allo sviluppo delle relazioni nel bacino del Mediterraneo in cui il Gruppo è presente con Bank of Alexandria.

La Divisione Banche Estere registra proventi operativi netti per 497 milioni di euro, in aumento del 12,2% dai 443 milioni del primo trimestre 2007, pari all’ 11% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (9% nel primo trimestre 2007). Gli oneri operativi aumentano del 12,2% da 229 a 257 milioni, per la crescita della rete commerciale; conseguentemente, il risultato della gestione operativa cresce del 12,1%, da 214 a 240 milioni, e il cost/income ratio rimane invariato al 51,7%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette aumenta da 26 a 43 milioni; dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 2 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 199 milioni, in aumento del 4,2% rispetto ai 191 milioni del primo trimestre 2007.

La business unit Eurizon Capital è la società dedicata a fornire prodotti di risparmio gestito di tipo collettivo e individuale alle reti bancarie interne al Gruppo, nonché a sviluppare la presenza nel segmento dell’open market attraverso specifici accordi di distribuzione con altre reti e investitori istituzionali. Ad Eurizon Capital fanno capo le controllate Eurizon Capital (Lussemburgo) ed Eurizon Alternative Investments, preposte alla promozione e alla gestione, rispettivamente, di fondi di diritto lussemburghese e di fondi alternativi. Il Gruppo Intesa Sanpaolo è presente nel settore del risparmio gestito anche in Cina, tramite il 49,9% della società di asset management Penghua Fund Management.

La business unit Eurizon Capital registra proventi operativi netti per 96 milioni di euro, in flessione del 3% rispetto ai 99 milioni del primo trimestre 2007, pari al 2% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto al primo trimestre 2007). A fronte di oneri operativi per 42 milioni, invariati rispetto al primo trimestre 2007, il risultato della gestione operativa ammonta a 54 milioni, in diminuzione del 5,3% rispetto ai 57 milioni del primo trimestre 2007, e il cost/income ratio passa al 43,8% dal 42,4%. Dopo accantonamenti e rettifiche nette per un milione, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 53 milioni, in flessione del 5,4%, rispetto ai 56 milioni del primo trimestre 2007.

La business unit Banca Fideuram, tramite la propria rete di private bankers, svolge attività di asset gathering al servizio della clientela con un potenziale di risparmio medio/alto e registra proventi operativi netti per 154 milioni di euro, in diminuzione  del 17,6% rispetto ai 187 milioni del primo trimestre 2007, pari al 3% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (4% nel primo trimestre 2007). A fronte di oneri operativi per 83 milioni, invariati rispetto al primo trimestre 2007, il risultato della gestione operativa ammonta a 71 milioni, in calo del 31,7% rispetto ai 104 milioni del primo trimestre 2007, e il cost/income ratio sale dal 44,4% al 53,9%. Dopo accantonamenti e rettifiche nette per un milione, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 70 milioni, in diminuzione del 23,1%, rispetto ai 91 milioni del primo trimestre 2007.

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Nel corso del 2008, le conseguenze negative che la crisi dei mutui subprime americani ha prodotto nel mondo dalla seconda metà del 2007 dovrebbero progressivamente attenuarsi e, quindi, dovrebbe riprendere vigore la crescita dei ricavi, sostenuta anche da un miglioramento della componente finanziaria. Per quanto riguarda i costi operativi, i rigorosi controlli attuati dovrebbero continuare a produrre positivi effetti economici, mentre dovrebbe rimanere sui livelli programmati il costo del credito.


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Ai fini di comparabilità dei risultati, i dati di conto economico dei quattro trimestri del 2007 sono stati riesposti a seguito del mutato perimetro di consolidamento integrale con riferimento a due gruppi di operazioni:
1.  acquisizione del controllo di Carifirenze, società entrata nel perimetro di consolidamento integrale nel primo trimestre del 2008 e precedentemente valutata a patrimonio netto per la quota di circa il 18,6% di capitale detenuta da Intesa Sanpaolo: per il 2007 le relative componenti sono state consolidate linea per linea, attribuendo circa l’81,4% del relativo apporto in termini di utile netto agli utili di pertinenza di terzi;
2.  acquisizione del 100% di Nextra Investment Management (ora Eurizon Investimenti), società entrata nel perimetro di consolidamento integrale per quanto riguarda il conto economico nel primo trimestre del 2008: per il 2007 le relative componenti sono state consolidate linea per linea, attribuendo il relativo apporto in termini di utile netto agli utili di pertinenza di terzi.
Sempre ai fini di comparabilità dei risultati, i dati di stato patrimoniale dei quattro trimestri 2007 sono stati riesposti consolidando linea per linea le componenti riguardanti Carifirenze; mentre i dati di stato patrimoniale dei primi tre trimestri del 2007 sono stati riesposti consolidando linea per linea le componenti riconducibili al 100% di Nextra Investment Management, il cui controllo è stato acquisito nel dicembre 2007.


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Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nel primo trimestre 2008, si allegano i prospetti relativi al conto economico consolidato riclassificato e ai dati patrimoniali consolidati inclusi nel resoconto approvato dal Consiglio di Gestione. Si precisa che tali prospetti e il resoconto trimestrale  non sono oggetto di verifica da parte della società di revisione.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Bruno Picca, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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Questo comunicato stampa contiene previsioni e stime che riflettono le attuali opinioni del management Intesa Sanpaolo in merito ad eventi futuri. La capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di raggiungere i risultati previsti dipende da molti fattori al di fuori del controllo del management. I risultati effettivi possono differire significativamente da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali. Tali dati previsionali comportano rischi ed incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sui risultati attesi e si fondano su assunti di base.
I seguenti rilevanti fattori potrebbero far sì che i risultati effettivi del Gruppo differiscano significativamente da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali:
• la capacità del Gruppo di integrare con successo dipendenti, prodotti, servizi e sistemi nell’ambito della fusione tra Banca Intesa S.p.A. e Sanpaolo IMI S.p.A. nonché di altre recenti fusioni ed acquisizioni;
•  l'effetto delle decisioni delle autorità di vigilanza e dei cambiamenti nel quadro normativo;
•  l'effetto degli sviluppi politici ed economici in Italia e negli altri paesi in cui opera il Gruppo;
•  l'effetto delle fluttuazioni nei tassi di cambio e di interesse;
•  la capacità del Gruppo di ottenere il rendimento atteso dagli investimenti realizzati in Italia e negli altri paesi.
I fattori suddetti non costituiscono una lista completa. A seguito di tali incertezze e rischi, si avvisano i lettori che non devono fare eccessivo affidamento su tali dichiarazioni contenenti dati previsionali che valgono solo con riferimento alla data odierna. Di conseguenza, non è possibile assicurare che il Gruppo raggiunga i risultati previsti.

 

 


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