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COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

 

Milano, 2 maggio 2007 - Su richiesta della Consob, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Sintonia SA ribadiscono che il diritto di prelazione a favore di Telefonica sulle azioni di Telco possedute dai soci italiani sarà postergato a quello spettante a questi ultimi. Inoltre, i soci italiani, prima che Telefonica possa esercitare la prelazione, potranno indicare nuovi primari investitori, sempre italiani, per i quali è previsto il gradimento di Telefonica.

Si conferma inoltre che la governance di Telco sarà articolata secondo criteri di proporzionalità; essa prevede maggioranze qualificate - il cui raggiungimento implica anche l’assenso di Telefonica -  relativamente a talune specifiche operazioni di particolare rilievo, tra cui quelle suscettibili di modificare l'assetto azionario (scissioni, fusioni ed aumenti di capitale riservati); qualora tali maggioranze qualificate non fossero raggiunte, si determinerà una situazione di "stallo" e le relative deliberazioni potranno essere assunte a maggioranza, fatto salvo il diritto dei soci dissenzienti di uscire dalla compagine azionaria di Telco a mezzo di apposita scissione. E’ anche previsto un quorum qualificato per la determinazione della politica dei dividendi di Telco (e non del gruppo Telecom Italia), il cui mancato raggiungimento non darà luogo a una situazione di “stallo”. Qualora Telecom Italia intendesse effettuare disinvestimenti esteri di valore eccedente 4 miliardi di euro o stringere alleanze strategiche di rilievo con operatori nel campo delle telecomunicazioni, Telefonica, se dissenziente, avrà diritto di uscire dalla compagine di Telco a mezzo di apposita scissione.

Quanto al prezzo per il 100% di Olimpia indicato in € 4,1 miliardi, si conferma che esso è provvisorio dovendosi tenere conto della posizione finanziaria netta di Olimpia alla data di perfezionamento dell’operazione che, come noto, avverrà a valle delle autorizzazioni e approvazioni delle autorità competenti.

Quanto infine al capitale di Telco, si ribadisce che, ad esito dell’operazione, Assicurazioni Generali possiederà il 28,1%, Intesa Sanpaolo il 10,6%, Mediobanca il 10,6%, Sintonia SA l’8,4% e Telefonica il 42,3%.

I patti parasociali saranno pubblicati nei tempi previsti dalla normativa.

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