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Risk Management

Il Gruppo Intesa Sanpaolo attribuisce una forte rilevanza alla gestione e al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato, proteggere la solidità finanziaria e la reputazione del Gruppo e consentire una trasparente rappresentazione della rischiosità dei propri portafogli.

STRUTTURE PREPOSTE

Le politiche relative all'assunzione dei rischi sono definite dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, che si avvale del supporto di specifici Comitati, tra i quali vanno segnalati il Comitato per il Controllo sulla Gestione e il Comitato Rischi e Sostenibilità, nonché dell'azione del Chief Risk Officer a diretto riporto del Chief Executive Officer.

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PRINCIPALI RISCHI

Il Gruppo è soggetto ai rischi propri dell’attività bancaria. Tali rischi includono: il rischio di credito, il rischio di mercato, il rischio di cambio, il rischio di liquidità, il rischio operativo, i rischi specifici dell’attività assicurativa, il rischio strategico e il rischio di reputazione.

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INFORMAZIONI RIGUARDANTI L'ESPOSIZIONE AL RISCHIO

Nell'ambito dell'adozione di "Basilea 2" per il sistema bancario italiano, la Banca d'Italia, con la Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche", ha definito le modalità con cui le banche o i gruppi bancari domestici devono fornire al pubblico le informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi (cd Terzo pilastro di Basilea 2 - "Pillar 3").
A partire dal 1° gennaio 2014, nell’ambito dell’adozione di "Basilea 3", la Banca d’Italia, con la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 “Disposizioni di vigilanza per le banche”, ha rivisto  le modalità con cui le banche e i gruppi bancari italiani devono fornire al pubblico le predette informazioni (cd Terzo Pilastro di Basilea 3 - "Pillar 3").

- Terzo pilastro di Basilea 2 e Basilea 3 ("Pillar 3")
- Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
- Informazioni sul patrimonio


Nell'ambito dell'adozione di "Basilea 3", con la Comunicazione del 17 febbraio 2014 "Obblighi di disclosure per le banche di rilevanza Sistemica", la Banca d’Italia ha previsto per le banche italiane con una misura dell’esposizione per il leverage ratio superiore a 200 miliardi di euro – come il Gruppo Intesa Sanpaolo – l'obbligo di pubblicazione sul proprio sito web delle informazioni concernenti i 12 indicatori utilizzati nella assessment methodology. La assessment methodology, sviluppata dal Comitato di Basilea per la Vigilanza bancaria in ottemperanza alla raccomandazione del Financial Stability Board, individua le banche di rilevanza sistemica a livello globale (Global Systemically Important Banks - “G-SIBs”), che saranno assoggettate a requisiti addizionali di assorbimento delle perdite a partire dal 1° gennaio 2016.

- Indicatori della assessment methodology per individuare le banche di rilevanza sistemica a livello globale ("G-SIBs")

La Circolare n. 285 di Banca d’Italia ha introdotto nella regolamentazione italiana quanto previsto dell’art. 89 della direttiva 2013/36/UE (CRD IV) che impone specifici obblighi di disclosure ripartiti per Paese di operatività; è richiesto di pubblicare, annualmente e specificamente per Stato di insediamento, una serie di informazioni che devono essere predisposte sulla stessa base e con gli stessi criteri adottati per la redazione del bilancio.

- Informativa al pubblico Stato per Stato

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