(1) Azionisti a titolo di gestione del risparmio potrebbero avere chiesto l’esenzione dalla segnalazione fino al superamento della soglia del 5%. (2) La partecipazione aggregata pari a 6,952%, di cui 1,941% con diritto di voto, segnalata da JPMorgan Chase & Co. con mod. 120 B aggiornato al 26 novembre 2018 viene ricalcolata in 6,951%, di cui 1,940% con diritti di voto, in conseguenza della variazione del capitale sociale intervenuta il 26 novembre 2018 a seguito della fusione per incorporazione della Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna. JPMorgan Chase & Co. aveva effettuato la segnalazione originale il 16 luglio 2018 (con mod. 120 B) a seguito delle posizioni detenute a fronte dell’emissione di “LECOIP 2.0 Certificate su azioni ordinarie Intesa Sanpaolo” ricevuti dai dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo nel contesto del Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2021 LECOIP 2.0 basato su strumenti finanziari. Nota: l'eventuale mancata quadratura dipende dagli arrotondamenti.
Dati aggiornati sulla base delle risultanze del libro soci e delle ultime comunicazioni ricevute.
La normativa italiana (art. 120 TUF) prevede l'obbligo di comunicazione alla società partecipata e alla CONSOB del superamento della soglia del 3% del capitale avente diritto di voto detenuto in una società quotata, nonché (art. 19 TUB) l'autorizzazione preventiva della Banca d'Italia all'acquisizione di partecipazione rilevante in una banca o che comporti la possibilità di esercitare un'influenza notevole sulla banca stessa ovvero all'acquisizione di partecipazione che attribuisca una quota dei diritti di voto o del capitale almeno pari al 10%. La normativa italiana prevede obblighi informativi riferiti anche agli accordi stipulati tra gli azionisti.
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