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Milano, 12 maggio 2006

 

  • Utile netto consolidato del primo trimestre 2006 a 751 mln. di euro, +21,1% rispetto   ai   620 mln. del primo trimestre 2005.

 

  • Risultato corrente al lordo delle imposte a 1.197 mln. di euro, +21,4% rispetto ai 986 mln. del primo trimestre 2005.

 

  • Risultato della gestione operativa a 1.422 mln. di euro, +23,4% rispetto ai 1.152 mln. del primo trimestre 2005.

 

  • Proventi operativi netti a 2.753 mln. di euro, +13,6% rispetto ai 2.423 mln. del primo trimestre 2005.

 

  • Oneri operativi a 1.331 mln. di euro, +4,7% rispetto ai 1.271 mln. del primo trimestre  2005, ma in linea con gli obiettivi di Piano.

 

  • Coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2006: Tier 1 ratio al 7,8%.

 

 

Si è riunito oggi sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa, che ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2006.   

 

I risultati del primo trimestre 2006 evidenziano un ulteriore significativo miglioramento della redditività, dopo quello già registrato nell’esercizio 2005. L’utile netto consolidato del Gruppo Intesa nel periodo, pari a 751 milioni di euro, cresce del 21,1% rispetto ai 620 milioni del primo trimestre 2005.

 

Ai fini di comparabilità dei risultati, i dati di conto economico dei quattro trimestri del 2005 sono stati riesposti a seguito del mutato perimetro di consolidamento integrale, lasciando però invariato l’utile netto di pertinenza del Gruppo effettivamente registrato in tali periodi. Da un lato, sono state deconsolidate linea per linea Nextra e Banco Wiese Sudameris, società uscite dal perimetro di consolidamento integrale nel primo trimestre del 2006, attribuendo peraltro il relativo apporto in termini di utile netto agli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto (nel caso di Nextra, che dopo la cessione del 65% a Crédit Agricole nel dicembre 2005, è valutata al patrimonio netto nell’esercizio in corso, i relativi utili sono inclusi per il 35% di pertinenza nel primo trimestre del 2006 e per il 100% nella riesposizione del 2005). Dall’altro, è stata consolidata linea per linea UPI Banka, società entrata nel perimetro di consolidamento integrale nel primo trimestre 2006, attribuendo peraltro il relativo apporto in termini di utile netto agli utili di pertinenza di terzi. Anche i dati di stato patrimoniale al 31 dicembre 2005 sono stati riesposti su basi omogenee a seguito del mutato perimetro di consolidamento integrale.

 

I risultati di conto economico del primo trimestre 2006

 

Il conto economico consolidato del primo trimestre 2006 registra proventi operativi netti pari a 2.753 milioni di euro, in crescita del 13,6% rispetto ai 2.423 milioni del primo trimestre 2005 e del 12,5% rispetto al quarto trimestre 2005.

 

In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 1.344 milioni, in aumento del 4,8% rispetto ai 1.283 milioni del corrispondente periodo del 2005; l’aumento sarebbe del 4,4% se si escludesse l’effetto IAS/IFRS relativo ai maggiori interessi attivi derivanti dal rientro del time value sui crediti deteriorati e ai minori interessi passivi dovuti alla riattribuzione lungo la vita del prodotto dei proventi up-front sulle obbligazioni strutturate emesse dal Gruppo (stornati dal patrimonio netto in sede di prima applicazione dei criteri IAS/IFRS nel 2005). Rispetto al quarto trimestre 2005 si registra una crescita dell’ 1,9%.

 

Le commissioni nette sono pari a 1.012 milioni di euro, con un aumento dell’ 11,1%, rispetto ai 911 milioni del primo trimestre 2005, trainato dalle commissioni derivanti dai prodotti assicurativi (+36,7%), dalle gestioni patrimoniali (+23,7%), dalle carte di pagamento (+11,3%), da intermediazione e collocamento di titoli (+4,2%) e dai servizi esattoriali (più che raddoppiate da 29 a 63 milioni, poiché nel primo trimestre 2005 era assente l’indennità fissa annua spettante alle esattorie per il servizio di riscossione, poi ripristinata per legge - con effetto retroattivo - nel terzo trimestre); rispetto al quarto trimestre 2005 la crescita è dell’ 8,2%, trainata dalle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli (+61,4%), a fronte del calo stagionale di quelle relative ai servizi esattoriali (-27,1%). Nell’ambito delle commissioni da intermediazione e collocamento di titoli, quelle da collocamento di obbligazioni strutturate di terzi ammontano a circa 45 milioni di euro (circa 110 milioni nel primo trimestre 2005 e assenti nel quarto trimestre 2005), quelle da collocamento di fondi comuni a circa 190 milioni (circa 120 milioni nel primo trimestre 2005 e 140 milioni nel quarto trimestre 2005), trainate dal collocamento di Intesa Garanzia Attiva (il primo fondo a capitale garantito in Italia e il primo prodotto lanciato nell’ambito dell’accordo strategico con Crédit Agricole), e quelle da intermediazione e collocamento di altri titoli a circa 60 milioni (circa 55 milioni nel primo trimestre 2005 e 40 milioni nel quarto trimestre 2005). Il risultato dell’attività di negoziazione ammonta a 364 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 188 milioni del primo trimestre 2005 e ai 129 milioni del quarto trimestre 2005, anche a seguito dell’effetto valutativo delle interessenze azionarie in Fiat e Parmalat (che contribuisce per circa 100 milioni di euro).

 

Gli oneri operativi ammontano a 1.331 milioni di euro e risultano in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa, con un aumento del 4,7% rispetto ai 1.271 milioni del primo trimestre del 2005 - che era stato caratterizzato da un livello di costi straordinariamente basso - derivante dalle spese del personale (+3,8%), dalle spese amministrative (+5,8%) e dagli ammortamenti (+7,3%). Rispetto al quarto trimestre 2005, che aveva registrato 63 milioni di oneri connessi all’assegnazione gratuita di azioni ai dipendenti e un aumento stagionale degli altri costi, si rileva un calo del 9,9%, determinato dalle spese del personale (-6%), dalle spese amministrative (-12%) e dagli ammortamenti (-25%).

 

Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 1.422 milioni di euro, in crescita del 23,4% rispetto ai 1.152 milioni del primo trimestre 2005, con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso dal 52,5% al 48,3%, livello che beneficia di fattori stagionali particolarmente favorevoli. Rispetto al quarto trimestre 2005, il risultato della gestione operativa registra un aumento del 46,6%.

 

Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è pari a 230 milioni di euro, in linea con i 227 milioni del corrispondente periodo del 2005 e in calo rispetto ai 432 milioni del quarto trimestre 2005. La voce utili/perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti registra un saldo positivo di 5 milioni di euro, rispetto ai 61 milioni del primo trimestre 2005 e ai 710 milioni del quarto trimestre 2005 (determinati dalla plusvalenza dalla cessione del 65% di Nextra nel quadro dell’accordo strategico con Crédit Agricole nel risparmio gestito).

 

Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari   a 1.197 milioni di euro, in crescita del 21,4% rispetto ai 986 milioni del primo trimestre 2005 e in flessione del 3,6% rispetto al quarto trimestre 2005 (che ha beneficiato della predetta plusvalenza Nextra).

 

Dopo la contabilizzazione di imposte per 418 milioni di euro e l’attribuzione ai terzi della quota di pertinenza per 28 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 751 milioni di euro, rispetto ai 620 milioni del primo trimestre 2005 (+21,1%) e ai 1.180 milioni del quarto trimestre 2005 (che ha beneficiato della già citata plusvalenza connessa all’accordo strategico con Crédit Agricole nel risparmio gestito).

 

Lo stato patrimoniale al 31 marzo 2006

Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 31 marzo 2006 i crediti verso la clientela ammontano a 177 miliardi di euro, in crescita del 4,5% rispetto al 31 dicembre 2005; se non si tenesse conto delle operazioni pronti contro termine (cresciute del 74% da 3,7 a 6,4 miliardi), si registrerebbe una crescita del 2,9%. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore ammontano a 1.361 milioni di euro, rispetto ai 1.229 del 31 dicembre 2005, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,8% (0,7% al 31 dicembre 2005) e un grado di copertura del 69% (invariato rispetto a fine 2005). Il complesso dei crediti incagliati e scaduti/sconfinanti da oltre 180 giorni (quest’ultima categoria di crediti deteriorati è stata introdotta dalla Banca d’Italia alla fine del 2005, in occasione della redazione dei nuovi bilanci d’esercizio delle banche secondo i criteri IAS/IFRS), ammonta - al netto delle rettifiche di valore - a 3.870 milioni di euro, rispetto ai 3.849 milioni del 31 dicembre 2005; in quest’ambito, gli incagli salgono da 3.134 a 3.319 milioni e le posizioni scadute/sconfinanti scendono da 715 a 551 milioni.

 

La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 496 miliardi di euro, in crescita del 4,2% rispetto al 31 dicembre 2005. Nell’ambito della massa amministrata, la raccolta diretta ammonta a 188 miliardi, invariata rispetto al 31 dicembre 2005, e la raccolta indiretta raggiunge i 307 miliardi, in aumento del 6,8% rispetto a fine 2005. L’ammontare di risparmio gestito - in cui, dopo il perfezionamento dell’accordo con Crédit Agricole nel risparmio gestito dello scorso dicembre, non rientrano più i fondi comuni - raggiunge i 59 miliardi, in linea con il dato di fine 2005 a seguito di collocamenti di polizze vita per circa 2,1 miliardi di euro nel trimestre controbilanciati  da una flessione del 3% delle gestioni patrimoniali.

 

I coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2006 risultano pari al 7% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 7,1% del 31 dicembre 2005), al 7,8% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,9%) e al 10,7% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto al 10,3%).

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Al 31 marzo 2006, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.879 sportelli bancari - di cui 3.123 in Italia e 756 all’estero - con 57.927 dipendenti, 443 persone in più rispetto al 31 dicembre 2005. Se si considerasse l’acquisizione di Ukrsotsbank in Ucraina, in corso di completamento, gli sportelli salirebbero a circa 4.400 e i dipendenti a circa 68.000.  

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I risultati  per area di Business

La Divisione Rete (che segue famiglie, clientela premium e private, Piccole e Medie Imprese, ossia aziende fino a 50 milioni di euro di fatturato, Enti Religiosi e No Profit e include le società prodotto operanti nelle attività di credito industriale e leasing) registra nel primo trimestre 2006 una leggera flessione della redditività, dovuta a una crescita degli accantonamenti non interamente compensata dall’aumento dei ricavi. I proventi operativi netti aumentano del 5,8% dai 1.308 milioni di euro del primo trimestre 2005 ai 1.384 milioni del primo trimestre 2006, pari al 50% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (54% nel primo trimestre 2005). All’aumento dei ricavi hanno concorso in particolare la crescita dei mutui (stock +13%), dei prestiti personali (stock +20%), dei premi Intesa Vita (+19%) e il già citato collocamento del fondo comune Intesa Garanzia Attiva (con una raccolta netta di circa 2,5 miliardi di euro nel trimestre). Gli oneri operativi aumentano del 2,9%, da 686 a 706 milioni, portando a un risultato della gestione operativa in crescita del 9%, da 622 a 678 milioni, e a un cost/income ratio in diminuzione dal 52% al 51%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette aumenta da 48 a 114 milioni, soprattutto a seguito della classificazione ad incaglio di posizioni che al 31 dicembre 2005 erano risultate scadute/sconfinanti da oltre 180 giorni (categoria di crediti deteriorati introdotta, come si è già detto, da Banca d’Italia alla fine del 2005). Il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta quindi a 564 milioni di euro, in linea con gli obiettivi, con una flessione dell’ 1,7% rispetto ai 574 milioni del primo trimestre 2005.   


La Divisione Banche Italia (che comprende le banche controllate italiane, tutte a forte radicamento locale, inclusa Carifano acquisita nel 2005) registra una crescita della redditività dovuta all’aumento dei ricavi. I proventi operativi netti aumentano dell’ 11,2% da 385 a 428 milioni di euro, pari al 16% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto al primo trimestre 2005). Con oneri operativi pari a 196 milioni, in crescita del 5,4% rispetto ai 186 milioni del primo trimestre 2005, il risultato della gestione operativa segna un incremento del 16,6%, da 199 a 232 milioni, e il cost/income ratio flette dal 48% al 46%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette ammonta a 35 milioni, rispetto ai 23 milioni del primo trimestre 2005. Dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 3 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte raggiunge i 200 milioni, in crescita del 10,5% rispetto ai 181 milioni del primo trimestre 2005.

La Divisione Banche Estero (che comprende le banche controllate all’estero che svolgono attività di retail e commercial banking) evidenzia un miglioramento della redditività dovuto alla crescita dei ricavi. I proventi operativi netti aumentano del 16,9% da 248 a 290 milioni di euro, pari all’ 11% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (10% nel primo trimestre 2005). Gli oneri operativi aumentano del 15,9% da 132 a 153 milioni; quindi il risultato della gestione operativa cresce del 18,1%, da 116 a 137 milioni, e il cost/income ratio si mantiene sul 53%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette cresce del 12,5% da 24 a 27 milioni; dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per un milione, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 111 milioni, in aumento del 15,6% rispetto ai 96 milioni del primo trimestre 2005. Nell’Europa centro-orientale il Gruppo Intesa serve una popolazione di oltre 80 milioni di persone in 6 Paesi, includendo l’acquisizione in corso di Ukrsotsbank, quarta banca per totale attivo in Ucraina con 527 sportelli e 660.000 clienti, che si aggiunge alla seconda maggiore banca croata, Privredna Banka Zagreb (PBZ), alla seconda maggiore banca slovacca, Vseobecna Uverova Banka (VUB), alla seconda maggiore banca in Serbia e Montenegro, Banca Intesa Beograd (ex Delta Banka) acquisita nel 2005, alla quarta maggiore banca ungherese, Central-European International Bank (CIB) e alla quinta maggiore banca in Bosnia-Erzegovina, UPI Banka, acquisita nel primo trimestre 2006. Banca Intesa opera anche nella Federazione Russa - con KMB, banca leader nei prestiti e nel leasing alle piccole imprese acquisita nel 2005, con ZAO Banca Intesa, aperta nel 2003 e unica banca italiana con licenza operativa nel Paese, e con l’ufficio di rappresentanza a Mosca - nonché nella Repubblica Ceca tramite VUB, in Slovenia con l’attività della controllata italiana Banca Popolare FriulAdria e in Polonia con l’ufficio di rappresentanza di Varsavia.

La Divisione Corporate (che segue le aziende con oltre 50 milioni di euro di fatturato - Mid Corporates e Large Corporates   e le Istituzioni Finanziarie e include Caboto, nonché la società prodotto operante nel factoring e la rete internazionale costituita da filiali, uffici di rappresentanza e controllate specializzate nel corporate banking) evidenzia un significativo miglioramento della redditività dovuto alla crescita dei ricavi. I proventi operativi netti ammontano a 540 milioni di euro, in aumento del 24,1% rispetto ai 435 milioni del primo trimestre 2005, pari al 20% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (18% nel primo trimestre 2005). Alla dinamica dei ricavi hanno concorso da un lato il già citato effetto valutativo delle interessenze azionarie in Fiat e Parmalat e una crescita del 10% delle commissioni, dall’altro maggiori oneri di raccolta connessi all’aumento del portafoglio investito di Caboto e del merchant banking; se si escludesse quest’ultimo effetto, il margine d’interesse crescerebbe del 4%. A fronte di oneri operativi pari a 203 milioni, in linea con i 201 milioni del primo trimestre 2005, il risultato della gestione operativa ammonta a 337 milioni, in aumento del 44% rispetto ai 234 milioni del primo trimestre 2005, e il cost/income ratio scende dal 46% al 38%, livello che beneficia di fattori stagionali particolarmente favorevoli. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette diminuisce del 37,3%, da 51 a 32 milioni; dopo un saldo positivo su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 29 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 334 milioni, in crescita dell’ 83%, rispetto ai 183 milioni del primo trimestre 2005. Dal 1° gennaio 2006, l’attività riguardante il settore pubblico-infrastrutturale è stata conferita dalla Divisione Corporate a Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo, controllata del Gruppo, i cui ambiti di intervento spaziano dal finanziamento delle opere pubbliche alle cartolarizzazioni dei crediti degli enti pubblici alla finanza di progetto; per semplicità di rappresentazione, i dati di Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo restano inclusi nella Divisione Corporate.

 

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Anche alla luce dei risultati del primo trimestre, per l’esercizio in corso ci si attende un miglioramento del risultato della gestione operativa rispetto al 2005, in linea con le indicazioni del Piano d’Impresa 2005-2007.

 

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Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nel primo trimestre 2006, si allegano i prospetti relativi al conto economico consolidato riclassificato e ai dati patrimoniali consolidati inclusi nella Relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che la relazione trimestrale non è stata sottoposta a controllo contabile da parte della società di revisione.




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>> Schemi di Bilancio al 31 marzo 2006

 

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